BancoPosta, dal 7 marzo ritorna un’operazione importante che era stata sospesa e che è utilissima a molti: i dettagli
Il BancoPosta di Poste Italiane è uno strumento usato da milioni di persone nel nostro paese. Costi quasi pari a zero, IBAN per accredito dello stipendio, prelievi praticamente ovunque poiché è un’operazione che si può compiere allo sportello di qualsiasi ufficio postale.
Dal 7 marzo c’è un’importante novità e riguarda la riattivazione del servizio di cessione dei crediti di imposta per i lavori in ambito edilizio. In questo periodo sono molte le aziende che stanno lavorando con il Superbonus 110% così come per tante altre agevolazioni previsti per i lavori a casa. Dal 7 si potrà quindi di nuovo cedere i crediti del Superbonus.
La cessione era stata sospesa dopo che tante truffe erano emerse. Abusi e atti illegati che hanno chiamato il Parlamento a intervenire e ora che le modifiche sono state apportate è possibile cedere i crediti fiscali fino a un massimo di tre volte.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> BancoPosta, c’è una nuova pesante tassa da pagare
Per Poste così come le altre realtà i funzionamenti hanno trovato uno stop perché c’era bisogno del tempo necessario per rispettare la norma riscritta ma adesso anche questo canale è di nuovo attivo.
Poste Italiane ha pubblicato la notizia sul proprio sito spiegando quali sono i semplici e pochi passaggi da effettuare per ottenere il servizio per le aziende e liberi professionisti.
Dopo aver compilato e sottoscritto la proposta di cessione seguendo la procedura online con lo Spid (oppure andando fisicamente alle poste con un documento di riconoscimento e codice fiscale), bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di cessione del credito verso Poste.
Per ultimo si riceve un’email contenente l’esito della richiesta. Se la risposta è positiva la cifra della cessione viene accreditata sul BancoPosta.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Conti correnti, quanto e perché le operazioni agli sportelli costano di più
La cessione riguarda il Superbonus 110%, l’Ecobonus ordinario e il Sismabonus, ma anche il Bonus ristrutturazione e il Bonus facciate. Rientra anche l’agevolazione per l’installazione delle colonnine che ricaricano i mezzi elettrici.