Con le ultime vicende in Ucraina, anche la benzina ha subito un calo di produzione: l’allarme viene data dai distributori, si registra un’importante contrazione del prodotto.
E’ ormai trascorsa una settimana dallo scoppio della guerra, ma la Russia ha intensificato gli attacchi in Ucraina. Le vicende stanno avendo importanti ripercussioni anche a livello economico e commerciale: l’ultima allarme viene data dai distributori che hanno registrato un calo del carburante.
E’ crollata Kherson, la città strategica che potrebbe consentire ai russi di controllare una parte della costa Sud dell’Ucraina e dirigersi verso Odessa, più ad Ovest. Questa conquista è stata raggiunta dopo veri e propri bagni di sangue: il territorio ucraino è stato messo in ginocchio dalle bombe.
Le città strategiche sono sotto il controllo russo, oltre duemila civili sono morti, le scorte di cibo iniziano a scarseggiare e donne e bambini stanno tentando la fuga, soprattutto verso la Polonia.
Con la guerra in atto, anche ripercussioni a livello economico sono inevitabili. La Russia inizia a soffrire i blocchi e le sanzioni imposte dall’Occidente: aziende, multinazionali e banche si rifiutano di continuare ad operare su territorio russo, le compagnie aeree russe non possono sorvolare sull’Europa, il rublo sta perdendo valore, la Russia dovrà pagare sanzioni imposte dall’UE.
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La crisi internazionale ha attaccato anche il mercato del carburante. Le aziende associate ad Assopetroli-Assoenergia, che distribuiscono carburante sia tramite rete stradale che tramite commercio all’ingrosso, hanno dichiarato in quest’ultima settimana un’importante calo della disponibilità in numerose basi logistiche. A questa problematica si aggiunge anche l’aumento del prezzo del carburante e dei combustibili: la situazione sta creando danni ai rivenditori.
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Le quotazioni dei prodotti petroliferi, dunque, stanno accusando la crisi internazionale legata alla guerra in Ucraina. E’ più grave del previsto: una crisi nel settore del carburante genera a catena problematiche in ambito produttivo, industriale e agricolo. Questo porta a difficoltà e al rischio di non poter garantire nemmeno l’operatività dei servizi principali. E’ un momento molto delicato per le filiere dei carburanti. Sarà necessario trovare un modo per superare queste fase senza danni collaterali.