La vendita dei generi alimentari è messa sempre più a rischio. Produttori e venditori rischiano di chiudere al collasso.
Anche se i mercati e le attività possono provare a riprendere il normale flusso quello che mancano sono le vendite. Inoltre, anche se ci sono varie stagioni e periodi in cui i grossisti sanno se solitamente si vende di più o di meno, ora ci sono altri fattori a influenzare negativamente tutto il commercio.
Il rincaro delle materie prime, l’aumento delle spese in casa sono tutti elementi che frenano l’economia. In questo modo si impedisce alle persone di acquistare, e quindi di spendere, per far girare le finanze. Si tratta quindi di un circolo vizioso che gli economisti e tutti gli esperti in materie conoscono bene e per i quali era facile da prevedere.
Eppure l’Italia ci è andata a sbattere addosso come a un iceberg che seppur visibile non è stato possibile da evitare. Ma la situazione ora si prospetta critica perché se i compratori non comprano i venditori non vendono e tutto rimane fermo, quello che non si fermano però sono le tasse e le spese obbligatorie.
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Quanto le tasse influiscono sui prodotti
Le bollette, i carburanti, il mutuo, sono tutte spese alle quali non si può rinunciare e, paradossalmente, si rinuncia al cibo. Infatti sono i produttori e i venditori i primi a dare l’allarme perché seppur non ci sono le vendite i prezzi restano alti perché anche loro hanno spese da affrontare.
Pertanto alcuni di questi consigliano di dare un occhio non tanto al consumo, che per il momento sembra essere fermo, quanto alle tasse con le quali lo Stato va a gravare su ogni prodotto. Le verdure sono al momento prodotti che vanno per la maggiore ma sui quali ci sono tasse che fanno aumentare i prezzi e che nel tempo spingeranno sempre di meno la gente a comprarle.
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Già ci sono problemi nella vendita della frutta con la quale in molti cercano di fare economia. Ovviamente si tratta di un meccanismo insostenibile e che ben presto andrà al collasso se non vengono riviste al più presto alcune misure e aiutati i consumatori ad affrontare le spese.