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Fisco e Tasse

Pensioni marzo, finalmente gli aumenti: a quanto ammontano

Pubblicato da
Marco Sparta

Nel mese di marzo arriveranno i tanto attesi aumenti sulle pensioni di cui si parlava da tempo: a quanto ammonta e a chi spettano?

(Matteo Corner – Ansa)

Buone nuove per i pensionati. Marzo oltre alla primavera porterà con se quei tanto anelati aumenti di cui si parlava da tempo. Visionando il proprio conto corrente, infatti, con ogni probabilità alcune categorie si accorgeranno subito del lieto ricalcolo.

L’ammontare dell’aumento, però, è variabile venendo determinato dalla fascia di reddito di appartenenza. Ma come mai questa variazione da parte dell’Inps?

Pensioni marzo, buone nuove: aumenti nell’accredito

(Eddie K – Pixabay)

Un aumento quello delle pensioni, indissolubilmente legato alle nuove aliquote IRPEF e soprattutto all’introduzione dell’Assegno unico. Soluzioni introdotti con la nuova finanziaria a mezzo della quale, appunto, le fasce dell’aliquota sono passate a 4 eliminando quella del 41%, riducendo quella del 38% al 35%, quella del 27% al 25% e innalzando la no tax area a 8mila e 500 euro.

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Ciò significa che, a titolo esemplificativo, un pensionato che percepisce mensilmente mille euro, nel mese di marzo vedrà un aumento pari a 16,82 euro. Considerate le aliquote, va da sé che la fascia con il maggior incremento sarà quella medio-alta.

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Per non dimenticare, poi, che nel mese di marzo verranno accreditati anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio ossia lasso di tempo in cui è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2022, ora effettivamente operativa dopo l’adeguamento dell’Inps.

Altra buona notizia la porta direttamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha rivisto il costo della vita il quale da marzo è pari all’1,7%. Adeguamento che effettivamente c’era stato anche ad inizio anno, ma solo dell’1,6%. Seppur infinitesimale, però, un miglioramento è innegabile ci sia stato.

Come anticipato in premessa, il mese di marzo porta con sé un’altra importante novità. Inizieranno, infatti, gli accrediti dell’Assegno Unico Universale per tutti coloro i quali ne hanno fatto richiesta entro il 28 febbraio. Nessun timore, invece, per chi si fosse dimenticato: la domanda potrà essere avanzata anche trascorso suddetto termine. Bisognerà, però, in questo caso attendere un po’ di più per l’erogazione.

Marco Sparta

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