Negli anni, sono state una delle band rock più amate, sono i Litfiba, il patrimonio di Piero Pelù: chi è il padre e dove vive l’artista.
Piero Pelù è la voce dei Litfiba: per tanti anni, la musica rock in Italia è stata identificata con il gruppo toscano, fondato da lui e dal chitarrista Ghigo Renzulli, insieme tra gli altri ad Antonio Aiazzi alle tastiere e a Gianni Maroccolo, bassista che poi ha avuto anche altre incredibili avventure musicali e discografiche, prima fra tutte quella con il Consorzio Suonatori Indipendenti, nato dalle ceneri dei CCCP.
Senza dubbio, la band viene spesso identificata – come peraltro avviene anche con altri gruppi – con il suo frontman. In tanti sono coloro che si fanno domande sulle origini del cantante, che come noto è nato a Firenze. La città toscana, in particolare un suo fiume, dà il nome al primo nucleo della band, che si chiamavano Mugnìons, come appunto il fiume Mugnone, che attraversa la zona da Fiesole al Mugello. Il nome che prende poi la band contiene un riferimento abbastanza esplicito alla loro città.
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LIT sta infatti per L’Italia, FI è appunto la sigla del capoluogo Firenze e BA sta per Via de’ Bardi, la strada del capoluogo toscano dove la band è nata. Torniamo a Piero Pelù: il cantante vive nel capoluogo toscano, con la moglie, la musicista Gianna Fratta, sposata a settembre 2019. La sua è una casa da rocker, con chitarre e dischi ovunque, come testimoniano diverse foto che pubblica Piero Pelù sui social network. Da notare anche il suo ecologismo, l’amore per lo sport e per la natura, attestato dalla presenza in casa di alcune biciclette.
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Fanno poi discutere le origini familiari del cantante fiorentino: suo padre Giovanni è medico radiologo, mentre sua madre Cristina ha fatto la casalinga. Da giovane ha preso la maturità classica, prima di abbandonare poi l’università per perseguire i suoi progetti musicali. Secondo un vecchio articolo pubblicato da Dagospia, che ha lanciato una dura stilettata sul patrimonio del rocker, il cantante proverrebbe da una famiglia appartenente “al Gotha della ricca industria di Prato” e nelle loro ville si sarebbero riunite per le feste “le più alte famiglie borghesi fiorentine”.
Si tratta però di dettagli che non sembrano trovare riscontro proprio vista la professione del dottor Giovanni Pelù. Di recente, al ‘Corriere della Sera’, Piero Pelù ha parlato dei suoi inizi e ha spiegato che fare musica “era il solo modo per salvarmi dal mio disagio, dalla mia inadeguatezza, dalla mia ombrosità, dalla mia solitudine, dalla mia timidezza”.