Esiste un modo per sciogliere il vincolo che lega Italia e Russia per quanto concerne l’importazione di gas? Pare proprio di sì.
L’Italia dipende indissolubilmente dal gas proveniente dalla Russia. Quanto è vera questa affermazione? È proprio impossibile che il Bel Paese riesca a trovare un’alternativa a Mosca? In realtà una strada alternativa ci sarebbe ed a spiegare di cosa si tratta ci ha pensato ECCO, un think tank indipendente per il clima che batte bandiera tricolore.
Gas, le strade alternative da percorrere per sciogliere il vincolo tra Italia e Russia
Il gruppo indipendente ECCO avrebbe dimostrato, riporta la redazione di Rinnovabili.it, come con un insieme di interventi collegati all’energia Green l’Italia potrebbe addirittura dimezzare il gas che importa dalla Russia.
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Un’analisi che stravolge, dunque, quel fermo concetto secondo cui il Bel Paese sarebbe legato a doppia mandata con Mosca. Attualmente l’Italia usufruisce per il suo fabbisogno di gas naturale per una quota pari al 36%. I consumi di metano, inoltre, si attesterebbero sui 71 miliardi all’anno e di questi più di un terzo giungerebbero dalla lontana Russia.
Una circostanza che già all’alba del conflitto con l’Ucraina avrebbe mostrato i suoi risvolti, vedendo una diminuzione di flussi di distribuzione. Il Governo, quindi, starebbe cercando di correre ai ripari cercando di divincolarsi nel miglior modo possibile. Ma non sarebbe solo l’Italia ad essere coinvolta in questo processo di autonomizzazione. L’Ue starebbe facendo circolare una comunicazione con la quale spiega agli Stati membri i nuovi rischi che il Continente dovrà affrontare.
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Matteo Leonardi, riferisce Rinnovabili.it, Direttore esecutivo di ECCO, ha affermato come la chiamata in causa della cittadinanza sul tema sia di fondamentale importanza, ma a livello politico – purtroppo- tale elemento sarebbe totalmente escluso. Se, invece, si considerasse insieme ad un piano di politica energetica ben strutturato in uno all’implementazione delle infrastrutture gas, l’Italia sarebbe in grado di allontanarsi dalla Russia già il prossimo inverno. Per non parlare poi del risvolto che tale attuazione potrebbe avere nel conseguimento degli obbiettivi climatici.
