La Legge di Bilancio ha predisposto un nuovo calcolo degli stipendi. C’è tempo fino ad aprile 2022 poi le cose dovranno cambiare.
Si aspettano ancora ulteriori chiarimenti da parte dell’Inps ma sembra che ormai il cambiamento sia in atto. Si tratta della decisione, presa con la nuova Legge di Bilancio a fine anno, di rivedere il calcolo dello stipendio netto dei lavoratori.
Una novità introdotta per quest’anno ma alla quale non è ancora stato possibile aggiornare i software relativi. Infatti dato che la proposta è arrivata alla fine del 2021 ed era volta all’inizio del 2022 non c’è stato il tempo materiale affinché i datori di lavoro aggiornassero i programmi volti all’elaborazione delle buste paga.
Pertanto l’applicazione delle nuove regole in relazione agli stipendi è stata rimandata ai prossimi mesi, ma ci saranno delle controversie che dovranno essere sanate. Per questo motivo sono già state predisposte delle linee guida da seguire.
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Nuove regole per il calcolo dello stipendio netto
Per quanto riguarda i cambiamenti che avverranno nel calcolo dei nuovi stipendi si aspettano ancora ulteriori informazioni. Intanto però si sa un po’ più nel dettaglio cosa andrà a toccare questo cambiamento giù in atto.
A quanto sembra a cominciare dal prossimo cedolino in arrivo saranno applicate misure differenti di calcolo per quanto riguarda l’Irpef, le detrazioni da lavoro dipendente e trattamento integrativo e ovviamente la cancellazione degli assegni famigliari con la relativa sostituzione con l’assegno unico.
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Sembra che ci sia ancora un mese di tempo per mettersi in regola e adattare i propri software al giusto calcolo degli stipendi. Il limite posto dall’Agenzia delle Entrate è aprile 2022 ed entro tale termine ogni cosa dovrà essere in regola.
Non si parla ovviamente solo degli stipendi successivi a tale limite, ma essendo la decorrenza della riforma fiscale a partire dal 1° gennaio 2022 sarà necessario pagare anche gli arretrati relativi alla differenza dei mesi già versati. Quindi la data di fine aprile non è solo un punto fermo per mettersi in regola con i software, ma anche un termine per saldare le varie differenze.
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L’Agenzia delle Entrate perciò ha chiarito che gli stipendi delle prime mensilità dell’anno dovranno essere ricalcolate con l’aggiornamento delle buste paga. Pertanto sarà necessario effettuare un conguaglio per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022.