In arrivo l’assegno unico che andrà a sostituire tutte le altre agevolazioni ottenute fino ad ora. Ma chi potrà davvero usufruirne?
Le cose stanno per cambiare e chi fino ad ora si è accomodato sulla possibilità di ricevere dei sostentamenti dallo Stato dovrà nuovamente rifare i conti. Infatti dal 1° marzo entrerebbe in vigore l’assegno unico che va a sostituire la grande maggioranza di tutte le agevolazioni concesse fino ad ora.
Chiunque voglia usufruirne del nuovo assegno unico, strumento definito semplice e equo, dovrà fare domanda. Decisiva, per ottenere la sovvenzione, è ovviamente la presentazione di varie documentazioni come quella dell’ISEE il cui valore andrà ad influire sull’agevolazione stessa. Ma non sarà la sola, ci sono altri requisiti che sarà essenziale avere.
In merito a tali requisiti l’INPS farà controlli accurati. Questi serviranno ad escludere dalle procedure alcuni soggetti e famiglie che fino ad ora hanno usufruito di aiuti per i quali, da adesso, non saranno più considerati idonei.
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Con l’assegno unico si intende un sostentamento economico per quelle famiglie aventi figli a carico entro certi limiti di età, o che rispondono a precise condizioni. L’assegno però verrà erogato solo nel caso in cui chi ne fa domanda rientra sotto una certa soglia di reddito e in alcuni requisiti.
Tra questi vi sono soprattutto la residenza in Italia da almeno due anni, la cittadinanza italiana e ovviamente la genitorialità del nucleo famigliare che si va a presentare come indigente. A questo proposito l’INPS procederà con tutti i controlli dovuti, tramite vari database, per verificare l’effettiva esigenza di chi necessita di tale aiuto economico.
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Ma non finisce qui. Infatti i controlli si estenderanno anche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa avrà il compito di verificare la validità dei permessi di soggiorno e dei vari rapporti di lavoro. Infatti saranno motivo di accettazione o di esclusione anche il tipo di reddito percepito e la forma di contratti di lavoro che si è sottoscritta.
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Quindi fatti tutti i controlli del caso, nei quali rientrerà anche il reddito di cittadinanza, l’elenco degli assegni percepiti nel 2021 e tutta la situazione, l’INPS deciderà a chi rivolgere l’assegno unico e chi invece dovrà iniziare a pensare al proprio sostentamento economico in modo differente.