Se commettete un reato tributario potreste subire la confisca della prima casa. Andiamo a scoprire insieme quando è prevista la confisca e quali sono le iniziative promosse dal governo per evitare di aggirare il fisco italiano.
Il sequestro preventino di un immobile, anche se è adibito ad abitazione principale, è consentito in caso di procedimenti penali per reati tributari. A confermarlo è stata la stessa Corta di Cassazione che si è pronunciata in tal senso il 25 febbraio con la sentenza n. 6765.
Confisca prima casa e F24: i dettagli
Nonostante la legge penale non consenta l’espropiazione dell’immobile del debitore, se questo è l’unico, è consentita la confisca del bene.
C’è stato anche un miglioramento in fatto di accertamenti, con l’obiettivo di migliorare anche gli indicatori di rischio fiscale. Prevista la sospensione preventiva delle deleghe F24 che al loro interno contengono compensazioni. Ma non solo. Previsto anche lo scarto delle deleghe in seguito a controlli.
Il fisco si servirà dell’aiuto di personale apposito (non a caso, è stato dato il via all’assunzione di 5.091 funzionari, 160 dirigenti e 560 assistenti informatici e tecnici), per individuare i contribuenti più “problematici”.
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Il Fisco potrà mettere in atto tutti questi miglioramenti anche grazie all’uso di strumenti innovativi. In particolare, a dare man forte saranno anche gli algoritmi che si servono dell’Intelligenza artificiale. Un metodo decisamente affidabile per scovare i “furbetti”.
I controlli suddetti saranno fatti sulle imprese minori e sui lavoratori autonomi e potrebbero raggiungere un numero pari a 100 mila circa per questo anno. Stessa cosa è prevista negli anni successivi. Nel 2023, previsti 130 mila controlli, mentre nel 2024 si sale a quota 140 mila euro.
Il futuro, dunque, si preannuncia difficile per coloro che cercano di aggirare il Fisco italiano, senza pagare le somme effettivamente dovute.
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Un’opportunità anche lavorativa per molti italiani che potranno partecipare ai concorsi, viste l’intensa ricerca di nuove figure che possano essere d’aiuto allo scopo.
Non ci resta, a questo punto, stare a vedere quale sarà la prossima mossa del governo per combattere l’evasione fiscale, evitando che alcuni cittadini non paghino le somme dovute.