Cos’è e come deve essere consegnata la Certificazione Unica. Ultimi aggiornamenti e obblighi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Sono diverse le certificazioni importanti che hanno scopi ben precisi, come ad esempio la certificazione ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è un documento volto ad attestare lo stato finanziario delle famiglie italiane. Venne istituito alla fine degli anni ’90 ed è utilizzato dallo Stato Italiano per calcolare la situazione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana. Nell’ISEE, vengono considerati il reddito, il patrimonio e le caratteristiche di ogni nucleo famigliare.
Grazie alla presentazione dell’ISEE, oltre a dichiarare la propria situazione economico finanziaria, è possibile richiedere alcuni servizi, come le agevolazioni. Tra questi bonus ci sono ad esempio il Reddito di Cittadinanza, l’Assegno unico e altre agevolazioni come l’acquisto della prima casa o le riduzioni per le rate universitarie.
Per attestare invece i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi si richiede un altro tipo di certificazione detta Certificazione Unica. In merito a questo documento l’Agenzia delle Entrate avvisa delle restrizioni.
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La certificazione relativa ai redditi lavorativi va presentata generalmente dai datori di lavoro, l’INPS o altri enti addetti. Infatti si tratta di un documento che deve essere presentato dalle imprese, dalle pubbliche amministrazioni e dai liberi professionisti.
Rientrano in questo obbligo tutti coloro che nell’anno di riferimento hanno versato degli importi ai loro dipendenti o comunque ai collaboratori esterni. Il limite imposto dall’Agenzia delle Entrate riguardo al rilascio di tale certificazione riguarda il termine ultimo.
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Pertanto la Certificazione Unica deve essere rilasciata a chi ha riscosso le somme in questione entro il 16 marzo. Per fare questa procedura si può utilizzare il modello sintetico che già è stato reso disponibile. Inoltre nella medesima data dovrà essere anche inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate, in questo caso però va utilizzato il modello ordinario.
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Infine l’invio telematico di quelle certificazioni che contengono redditi esenti o che non sono dichiarabili mediante la suddetta dichiarazione dovrà compiersi entro il 31 ottobre 2022.