Benzina alle stelle con maggiori rincari da quanto la Russia ha invaso l’Ucraina: fino a quanto può salire il prezzo?
Già prima che le truppe russe mettessero piede nel territorio ucraino il prezzo della benzina era già rapidamente in salita. Lo scoppio della guerra ha ulteriormente aggravato la situazione e nei primi giorni del conflitto abbiamo assistito alle fine presso i discributori perché in tanti hanno pensato di fare il pieno prima che prezzi diventassero ancora più alti.
In alcune città il “verde” è già oltre i 2 euro al litro se sertivo e al salf service le cose non vanno meglio con prezzi inferiore di pochissimo.
Sul sito del Ministero della Transazione Ecologica sono riportati i prezzi dei carburanti. L’ultimo aggiornamento è del 21 febbraio e la benzina è a 1,84994 euro, un + 14,68 rispetto alla rivelazione precedente datata 14 febbraio. L’invasione c’è stata il giorno 24 febbraio e nella prossima rivelazione l’aumento sarà sicuramente consistente.
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Con un barile di petrolio che ha superato i 100 dollari (non succedeva da sette anni), secondo le più recenti stime la media della benzina è di 1,900 e in alcune città un litro già costa 2 euro e anche più.
Ma qual è la città italiana con la benzina più cara? Dati alla mano venerdì 25 febbraio il prima poco invidiabile è di Bologna che ha registrato 2,0896€/litro, un incremento rispetto alla media nazionale del 4,7%.
Costa un po’ di meno in grandi metropoli come Roma e Napoli ma ovunque ci sono prezzi altissimi. La tendenza è purtroppo l’aumento e potrebbe stabilizzarsi nei prossimo giorno con un prezzo diffuso oltre i 2 euro ovunque al servito. Il self dovrebbe attestarsi a 1.90 euro al litro.
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Non sono mancati episodi dove alcune stazioni di servizio sono rimaste al secco. La causa non è stata solo un’eccezziva domanda con i succitati episodi di automobilisti che hanno fatto il pieno ma anche per via degli sciopero degli autotrasportatori che si sono fermati proprio per protestare contro il caro benzina.