Una notizia davvero inaspettata, milioni di italiani perderanno l’assegno di reversibilità. Purtroppo la decisione è un fulmine a ciel sereno.
Com’è noto, per maturare la pensione bisogna rispettare alcuni standard definiti indispensabili per godere, dopo tanto lavoro, della retribuzione guadagnata. Questi standard rappresentano i requisiti necessari e sufficienti a poter accedere alla pensione. Di fatti pochi sanno che se si contrae un nuovo matrimonio o se viene meno lo stato di invalidità, è prevista la revoca del trattamento previdenziale.
Nel frattempo si deve anche tener conto che possono cambiare disposizioni di legge e che tutto potrebbe mutare da un momento all’altro.
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In base alle ultime novità è prevista la sospensione o la revoca della pensione (anche in modo definitivo) se per esempio, un figlio a carico del genitore defunto trova lavoro o se intraprenda un’attività lavorativa autonoma. L’Inps infatti blocca l’erogazione di denaro qualora il/la ragazzo/a trova lavoro, questo però avviene solo se si supera un determinato reddito.
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Perdono l’assegno di reversibilità quelle persone che hanno un figlio che percepisce uno stipendio di 670,25 euro mensili. Questa somma equivale alla maggiorazione del 30% dell’ammontare complessivo del trattamento minimo in virtù della categoria dei lavoratori dipendenti.
Tale specifica è stata inserita nella circolare 335/1995 dell’Inps, nella quale si rendono note le condizioni necessarie e sufficienti per usufruire della pensione di reversibilità, l’eventuale sospensione e le cause eccezionali che ne determinano l’erogazione.
Qualora il figlio della persona interessata percepisca un reddito mensile inferiore a 670,25 euro la situazione rimane invariata e si continuerà a percepire la pensione di reversibilità.
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Questa è davvero una brutta notizia che si riflette in un momento decisamente difficile per milioni di italiani. Nessuno si sarebbe mai aspettato una simile manovra anche in vista dell’inflazione sempre più alta. Tutto sta lievitando, anche i generi di prima necessità, sono milioni le famiglie in serie difficoltà economiche e sociali.