Un incidente rende invalido un ragazzo di 18 anni mentre si reca a prendere servizio presso un’azienda per svolgere l’attività di alternanza scuola-lavoro. L’Inail gli negò il risarcimento.
Risale a giugno 2018 un infortunio che ha provocato danni permanenti al braccio di uno studente mentre si recava a svolgere attività di alternanza scuola-lavoro. Sono passati quasi 4 anni da allora ma finalmente si è presa una decisione riguardo al pagamento o meno dell’infortunio.
Infatti il dilemma si presentò vista la situazione non di lavoro dipendente ma di un’alternanza scuola-lavoro. La posizione presa dall’Inail si esplicava nel fatto che la loro copertura assicurativa non prevedeva incidenti verificatesi nel tragitto da casa alla sede dove doveva essere esplicata l’attività per un tirocinante.
D’altro canto il ragazzo avrebbe dovuto godere delle stesse attenzioni che venivano rivolte ai dipendenti. Pertanto anche lui avrebbe dovuto avere diritto all’assicurazione di infortunio nel recarsi presso il luogo di lavoro. Dopo anni di controversie si è finalmente giunti a una conclusione.
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Nel mese di giugno 2018 un ragazzo di 18 anni si reca all’officina presso la quale svolge l’attività di alternanza scuola-lavoro prevista dal suo percorso di studi. Il giovane che era alla guida di una motocicletta rimane ferito a un braccio a causa di un incidente durante il tragitto. Questo infortunio gli provoca delle lesioni a un braccio di tipo permanenti e negli accertamenti seguenti questa gli conferisce un’invalidità dell’80%.
Il ragazzo aveva presentato richiesta di indennizzo presso l’Inail che però l’aveva rifiutata in quanto non era previsto alcun risarcimento per un infortunio avvenuto a un tirocinante durante il tragitto presso il luogo di lavoro.
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Diversa è stata invece la posizione presa dal giudice, secondo la quale gli studenti che svolgono uno stage per l’attività considerata di alternanza scuola-lavoro godono delle stesse tutele che sono riservate ai dipendenti dell’azienda. A favore di questa tesi è stato il dato di fatto che comunque l’Inail riconosce questi progetti come rapporti di lavoro dove gli studenti devono ricoprire mansioni simili a quelle dei dipendenti.
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Pertanto a 4 anni dall’incidente la sentenza del Tribunale di Venezia ha condannato l’Inps a fornire una rendita al ragazzo rimasto invalido all’80%, anche se si trattava dell’orario destinato non al lavoro ma al raggiungimento della sede stessa.