In molti si sono preoccupati dopo aver assistito all’introduzione delle novità fiscali sulla tassa sull’ombra, rinnovata con la legge di Bilancio. In particolare, l’allarme è scattato dopo aver saputo della possibile imposta sull’ombra di verande e balconi.
Se ancora non vi siete imbattuti in tasse bizzarre da pagare per forza, proverete stupore nello scoprire che esiste una tassa dell’Ombra. Una tassa che ha destato fin da subito moltissime polemiche, che esiste dal 1997 e che è stata rinnovata attraverso la legge di Bilancio del 2020.
Per quanto possa sembrare bizzarra questo tipo di tassa esiste davvero. La tassa dà la possibilità ai Comuni di poter reinserire un’imposta per occupazione di suolo pubblico, anche in riferimento alle proiezioni dell’ombra derivante da impalcature, tende, strutture mobili, cartelloni pubblicitari.
Tassa sull’ombra: cosa è successo e l’intervento necessario del MEF
Questa tassa torna in auge dopo la richiesta di modifica dove non viene precisato se la nuova imposta riguarda anche l’ombra di verande e balconi.
Un vero e proprio polverone sollevato dai contribuenti che ha “costretto” il ministero dell’Economia a calmare gli animi: il ministero ha sottolineato che questa tassa non è affatto nuova ed è stata istituita fin dal 1997.
LEGGI ANCHE–>Assegno unico, al via la campagna: oltre 2 milioni di domande all’Inps
Tuttavia l’oggetto di questa tassa era l’ombra causata dall’occupazione del suolo da parte di strutture e manufatti privati senza l’inclusione dell’ombra di verande e balconi. Proprio grazie a questa imposta, i Comuni hanno potuto ricevere un introito dai vari commercianti che hanno occupato il soprasuolo, compresa anche l’ombra che vanno a generare che viene conteggiata nei metri quadri.
Quindi, fin dal 1997, a pagare erano i commercianti e gli imprenditori, ma chi si è preoccupato, può stare tranquillo. La nuova legge di Bilancio del 2020 va a sostituire i tributi Tosap e Cosap locali, mantenendo i suoi presupposti impositivi. Fino ad ora, non era stato precisato che questo tributo non riguardava balconi e verande, come specificato nella legge precedente.
LEGGI ANCHE–>Assegno unico 2022: quando verrà erogato e quali sono le modalità di pagamento
Quindi, come precisato anche dal MEF, questa nuova legge è da considerare in tutto e per tutto una continuità in tutte le sue parti, compresa l’esclusione dal tributo di balconi e verande.
Quindi, riepilogando, per l’anno 2021 e per l’anno 2022, non andrà pagato nessuna imposta sull’ombra generata dal balcone oppure verande.