Vi siete mai chiesti cosa accade ad un account di Whatsapp (ed anche di altri social) qualora il titolare non sia più in vita? La risposta.
Whatsapp, che accade ad un account nel malaugurato caso in cui il suo proprietario non dovesse più trovarsi in vita? La domanda è di quelle alle quali nessuno pensa mai, ma che suscita curiosità una volta che balza all’attenzione.
Una cosa da sapere è che un account di Whatsapp non può essere cancellato se non dalla persona al quale lo stesso appartiene. Una cosa che ovviamente non può essere applicata nella situazione di decesso dell’individuo interessato.
Fa eccezione un caso: ovvero quando questo permesso viene comunicato a Whatsapp in maniera preventiva. Ad ogni modo è prevista anche un’altra situazione, che tira in ballo un certo lasso di tempo.
Whatsapp, succede questo se un utente con profilo attivo muore
Quando un account di Whatsapp rimane non utilizzato per 120 giorni consecutivi, allora ecco che i suoi dati spariranno. Per cui è necessario trovarsi sotto la copertura di una rete wifi o 45 oppure 5g ed accedere ad internet. Senza, anche con l’applicazione di messaggistica aperta, è come se la stessa fosse inattiva.
Poi, disinstallando Whatsapp, tutti i dati presenti fino a quel momento scompariranno. Ovviamente possono presentarsi delle situazioni di rischio per le quali qualche malintenzionato potrebbe entrare in possesso dello smartphone di un defunto.
E con esso si creerebbe una falsa identità già consolidata, per degli scopi sicuramente loschi. Ci sono delle situazioni che accomunano Facebook, Instagram e Whatsapp, le quali fanno tutte parte di Meta. Nelle impostazioni, un utente può scegliere la autocancellazione dei propri profili su questi tre social qualora dovesse passare a miglior vita.
E che accade con gli altri social
Le stesse società hanno ideato delle scorciatoie per velocizzare e semplificare l’iter con il quale fare sparire profili social di persone defunte. Per fare si che ciò avvenga, è necessario che qualcuno comunichi l’avvenuto decesso, per esempio a Facebook. Dopodiché ogni cosa verrà prontamente cancellata.
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C’è anche la possibilità di trasformare quel profilo in un qualcosa di commemorativo, sempre dietro indicazione del diretto interessato. In tal caso ci penserà un incaricato scelto tra i suoi amici social.
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Anche con Instagram vale la stessa cosa, ma occorrerà dimostrare l’avvenuto decesso mediante apposita documentazione. In più, l’account del caro estinto non potrà più essere modificato. È il caso della giornalista de “Le Iene”, Nadia Toffa, le cui pubblicazioni sono ferme alle sue ultime settimane di vita.