Integrazioni salariali: la procedura è stata snellita e si possono ottenere fino a 1200 euro: quali sono le novità
Nel periodo così particolare che stiamo vivendo da un punto di vista economico, il sostegno a famiglie e imprese sono sempre più importanti. Le prime hanno bisogno di aiuti per aumentare le entrate in vista delle tante stangate economiche previste, le secondo per restare a galla e non chiudere le attività.
Sono due in particolare i sussidi statati cui si può accedere chi ha un contratto da dipendente e i datori di lavoro erogati dai Fondi di integrazione salariale e i Fondi di solidarietà bilaterale.
Il primo è uno strumento introdotto nel 2016 per il sostegno al reddito se si ferma l’attività lavorativa e aiuta in particolare dipendenti di aziende che sono sprovviste di copertura di integrazione salariale. Riguarda tutti i datori di lavoro con almeno 5 dipendenti ai quali non si applica la cassa integrazione.
I Fondi di solidarietà bilaterale, invece, hanno gli stessi fini del prima ma si applicano dopo accordi tra sindacati e le organizzazione dei datori.
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L’Inps ha ricordato che la circolare numero 3 del 2022 del Ministro del Lavoro ha spiegato che con la la Legge di Bilancio del 2022 i Fondi di solidarietà bilaterale e i Fondi di integrazione salariale sono stati potenziati e che ci sono delle importanti novità. La prima riguarda che potranno aderire anche le aziende con un solo dipendente.
Un altro punto, altrettanto importante, è la semplificazione dell’accesso ai fondi alle aziende in difficoltà e ciò è dovuto a un torte taglio della burocrazia. È diversa la documentazione da presentare, ora alleggerita per le domande presentate al 1 al 31 marzo 2022.
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Le integrazioni salariali possono arrivare anche fino a 1200 euro. Vengono anticipate dai datori di lavoro che successivamente ricevono i soldi dallo Stato ma se documentano uno stato di difficoltà, l’integrazione vene erogata direttamente al lavoratore.