Assegno unico, al primo giorno utile per fare richiesta tantissime sono già giunte all’istituto di previdenza
Lunedì 21 febbraio è partita ufficialmente la campagna dell’assegno unico per figlio ed è stato aperto il sito www.assegnounicoitalia.it dove si potranno trovare tutte le informazioni utili.
Voluto dal governo di Mario Draghi, l’assegno è stato concepito per dare un’aiuto concreto a 7 milioni di famiglie e che tocca 11 milioni di figli. Nel primo giorno utile sono state presentate 2 milioni e 280.705 domande di assegno per un totale di 3.801.040 figli.
I primi assegni partiranno da marzo e la domanda la si potrà fare entro giugno. È una misura erogata mensilmente dal settimo mese di gravidanza fino al compimento di 21 anni di età. Il contributo varia da 50 a 175 euro a figlio per ogni figlio minore. Compiuti i 18 anni il contributo cala, da 25 a 85 euro. Le differenze vanno in base all’Isee e all’età del figlio ad eccezione di disabili per i quali non ci sono limiti d’età.
L’assegno viene definito unico perché va a unificare e a sostituisce vari interventi a sontegno delle famiglie. È anche universale perché viene attribuito a tutte le famiglie che abbiano residenza e domicilio in Italia. È infatti garanti a tutti e in misura minima anche in assenza di Isee o chi ne ha uno superiore ai euro 40mila.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> A marzo cambia tutto: bollo auto, pensioni, stipendi, controllo fisco ed assegno figli. Scopri di cosa si tratta
L’assegno viene erogato se i figli hanno le seguenti condizioni: frequenza di un corso di formazione scolastica, di laurea o professionale; sia frequentante di un tirocinio o che svolga anche attività lavorativa con reddito annuo non superiore agli 8mila euro, che sia registrato come disoccupato o che svolga il Servizio Civile Nazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Assegno unico 2022, l’errore che in molti fanno: “Non dimenticatelo”
L’importo pieno, 175 euro, spetta per chi ha un’Isee inferiore o pari a 15mila euro. Se l’Isee aumenta fino a 40mila euro, l’importo si riduce fino a 50 euro mensili: se l’Isee è oltre i 40mila euro, l’importo resta di 50 euro. Dai 18 ai 21 anni gli estremi dell’Isee sono gli stessi con gli importi he vanno da 85 euro (Isee minimo) a 25 euro (Isee massimo).