Lo smart working ha portato qualche comodità ma non pochi imprevisti. Tra i più preoccupanti quelli legati al consumo di energia elettrica.
Tutti ormai si augurano di trovarci verso la fine di questo piano pandemico che ha previsto per ben due anni obblighi e restrizioni. Ma non per questo è possibile negare quello che si è stati costretti ad affrontare in questi periodi tanto difficili.
Tra le restrizioni che hanno messo in seria difficoltà molte imprese non dobbiamo dimenticare lo smart working che invece per molte aziende si potrebbe dire che è stata un po’ una scoperta. Infatti in molte hanno rilevato un livello di lavoro pari alle presenze in ufficio e in alcuni casi anche maggiore.
Alcuni hanno notato che non solo lavorando da casa ci si è sentiti più responsabili e onesti nell’attività lavorativa ma in questo modo si sono rilevate meno ore di distrazione da ufficio e meno consumi. Questo perché se un’azienda non supporta più i consumi, dato che i suoi dipendenti sono tutti in smart working, i costi del lavoro giornaliero vengono sostenuti da ogni lavoratore. Quindi attenzione a una di queste tecnologie da ufficio che fa alzare la bolletta.
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Se da una parte lo smart working ha permesso di continuare a lavorare nonostante lo stato di emergenza, dall’altra ha sollevato le aziende da alcune spese. Spese che sono inevitabilmente rientrare nelle case degli italiani. Infatti con l’aumento dell’utilizzo della rete internet di casa è aumentato anche l’uso che si è fatto dei computer, e non solo.
Il tipo di dispositivi, e l’uso che ne viene fatto, determinano un diverso tipo di consumo. Il download, che sia di file o di programmi, ha una certa influenza sul consumo di energia come di rete internet. Basti pensare al tempo necessario per scaricare alcuni dati da piattaforme in condivisione.
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Inoltre è ovvio che ogni dispositivo ha un suo consumo. Infatti quello di un computer portatile di ultima generazione è certamente ben diverso da quello di un computer fisso dotato di ogni parte di assemblaggio. Ma se si pensa alla necessità di utilizzare il computer per lavoro ad esso viene spesso associata anche la necessità dell’utilizzo di altri dispositivi come la stampante e gli scanner.
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La stampante è uno strumento essenziale per molti tipi di lavoro ma che ha un discreto consumo energetico, soprattutto se non si seguono alcune semplici regole. Prima fra tutte è quella del tempo in cui la spina rimane attaccata. Se la stampate è accesa, anche se non viene utilizzata, consuma comunque energia. Questa potrebbe essere risparmiata se il dispositivo si accendesse solo quando si ha necessità di stampare. Altra accortezza è quella di stampare in un’unica volta tutti i fogli, così da non dover far scaldare ogni volta la stampante.
Questi, insieme ovviamente al suggerimento di munirsi di una stampante a risparmio energetico, sono piccoli consigli. Ma potrebbero essere utili per evitare di pagare più del necessario con la bolletta dell’energia elettrica.