La storia di Federica Granai sta facendo riflettere l’Italia intera: a che punto stiamo riguardo al rapporto maternità- lavoro?
Nell’era del cambiamento e dell’evoluzione sociale, l’Italia riesce a stare al passo? E’ la domanda che tutti si pongono quando in internet si leggono notizie riguardo al politically correct, body shaming, uguaglianza di genere, settimana corta lavorativa, lavoro e maternità.
Da sempre la gravidanza resta un tabù per il nostro Paese, soprattutto quando si parla in termini lavorativi. Il motivo è semplice e va cercato nelle tante testimonianze da parte di donne che, una volta scoperto di essere incinte, sono rimaste bloccate professionalmente parlando.
La storia di Federica Granai sta facendo discutere l’Italia intera visto che riguarda un tema molto importante, vale a dire la relazione tra lavoro e maternità. La protagonista è una ragazza di ventisette anni, di Montelupo Fiorentino, che aveva perso il lavoro durante la pandemia.
Dopo la fine del suo impiego, aveva iniziato una preselezione per entrare a far parte dell’azienda VoipVoice come customer care. Ma nella fase finale è stata assalita da un’incredibile scoperta: era incinta.
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Federica in preda al panico e alla paura di non poter essere assunta a causa di una gravidanza in corso, non ha tentennato neanche un po’ ed ha subito riferito al suo possibile datore di lavoro il fatto.
La risposta è stata unica ed è quella che ognuno nelle stesse condizioni della diretta interessata dovrebbe sentirsi dire: “Tutto qui? E che problema c’è? È una bellissima notizia”.
La Granai ha raccontato al Tirreno la sua storia incredibile che dovrebbe essere un esempio per tutti, ha poi riferito: “In una società in cui si sente dire troppo spesso che ancora oggi le donne devono scegliere tra la carriera e i figli ho avuto paura, lo ammetto. Ma non è andata così questa volta”.
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Anche il datore di lavoro ha voluto dire la sua al riguardo, lanciando un messaggio di speranza che in Italia molto spesso sembra essere ancora lontano. “Spero che presto quello sguardo di paura che ho visto in Federica, sparisca presto dagli occhi di tutte le donne. Spero che non si chieda mai più a una donna, ad un colloquio, se abbia figli o abbia intenzione di farne. – ha riferito al Tirreno – Spero invece che compaia presto in tutti, soprattutto negli imprenditori, il sorriso per la bellezza di una vita nuova che sta arrivando”.
Nell’era del cambiamento anche in Italia sta succedendo qualcosa o come sempre tutto tace? Il tema che riguarda la relazione tra lavoro e maternità sta a cuore a milioni di italiani, anzi italiane, che ancora oggi si trovano costrette a dovere fare una scelta: fare carriera o essere mamma?
Ma è veramente questo ciò che vogliamo? Il ruolo della donna diventa centrale non solo a casa, ma anche nella vita professionale e un recente studio dell’OCSE ha affermato che se se si riuscisse a dimezzare il divario di genere si potrebbe ipotizzare di ottenere nel 2030 un PIL del 6%.
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Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il discorso di insediamento a Montecitorio ha sottolineato l’importanza di contrastare il divario tra uomo e donna, in ogni ambito.
“Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità” Ha affermato. Si parla tanto di un futuro diverso, di generazioni più intelligenti e acculturate. Come arrivare a tale meta se il percorso continua ad essere in salita?