L’aumento degli attacchi informatici ha fatto sorgere la necessità di conoscere approfonditamente tutte le truffe online in cui ci si può imbattere. Una grande minaccia risiede nei ransomware. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Negli ultimi anni c’è stato un severo aumento di attacchi informatici. Non a caso, ogni singolo Statonegli ultimi tempi ha sentito la necessità di adottare dei provvedimenti che vadano a migliorare quella che è la cybersicurity. Molto spesso, quando pensiamo al crimine, ci viene in mente quello che è una semplice truffa oppure quella che può essere una rapina.
In realtà nel ventesimo secolo essere vittime di una violazione dei nostri dati sensibili tramite dispositivi elettronici, senza neanche rendersene neanche conto, non è raro.
Ad esempio, possiamo ricordare casi di grossa portata, come l’attacco subito quest’estate dal sito dedicato alla sanità della regione Lazio con conseguente perdita e violazione di moltissimi dati sensibili dei cittadini.
Il sistema più usato dagli hacker è quello dei ransomware che non sono altro che dei malware che vanno a bloccare un contenuto digitale, dunque foto, video o semplicemente dei documenti. Una volta bloccato questo contenuto digitale, si richiede un riscatto. Da qui la parola ransom, che in inglese vuol dire riscatto. Una volta “pagato”, si può ottenere la liberazione di questi dati.
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La richiesta di riscatto il più delle volte appare in una finestra sullo schermo del computer. In questa finestra viene segnalato il contenuto bloccato e appaiono dei messaggi minacciosi che fanno partire un countdown di poche ore o pochi giorni.
Il countdown, se non avviene il pagamento del riscatto, porterà al blocco permanente dei dati. Di questi malware possiamo distinguerne due tipi diversi:
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Di solito questi malware entrano nel dispositivo attraverso degli SMS oppure delle mail all’apparenza innocue. Molto spesso nelle mail è presente un allegato oppure un contenuto che di solito l’utente va a cliccare mettendo in moto il countdown.
Proprio per questo bisogna fare molta attenzione e cercare sempre di capire se il messaggio proviene da una fonte attendibile e che non vi siano dei link a cui è chiesto il click che andrà inevitabilmente infettare il dispositivo.