Nel 2022 continua ancora il traffico illecito di cuccioli di cani e gatti. Un mercato che fa guadagnare milioni di euro. Ne parla questa sera la trasmissione PresaDiretta.
Ѐ incredibile pensare che nel 2022, anni in cui molti film di fantascienza avevano pronosticato una vita innovativa e rivoluzionaria, si parli ancora di sfruttamento e smercio di esseri viventi. Eppure questo è quello che i giornalisti e la redazione del programma televisivo “Presa Diretta” questa sera andranno a denunciare.
Un traffico che si esplica sotto gli occhi di tutti ma che per molti versi sembra ancora essere invisibile. Sembra che ci si dimentichi di vivere, ed essere parte, di un mondo costituito da esseri viventi e che tutti viviamo grazie alle interazioni fra di essi.
Il commercio illegale di animali è una piaga che affligge l’umanità la quale però sembra non voler vederne gli effetti. Forse perché troppo raccapriccianti o perché indegni di un genere che si fa chiamare umano, ma questo non dovrebbe essere un motivo per chiudere gli occhi ma solo uno in più per fermare il crimine e la vergogna.
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La LAV, Lega Anti Vivisezione, fa presente da anni i pericoli e i rischi che incorrono dietro al traffico di cuccioli. Si tratta di un’associazione animalista italiana fondata nel 1977 e riconosciuta come associazione dallo Stato Italiano. Si occupa di tutela ambientale in quanto ente morale e organizzativo di utilità sociale, eppure ancora troppo pochi danno loro ascolto.
Il traffico illegale di cuccioli è un’attività che in Europa sembra avere origine a Budapest dove il mercato illecito di circa 300 milioni di euro l’anno dà il via alle vite animali più segnate. Secondo quanto annunciato dalla LAV circa il 50% dei cuccioli di cani e gatti è destinato a morire prematuramente a causa del trasporto e del conseguente periodo di adattamento. Questa situazione non è un pericolo che riguarda le sole vite degli animali.
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L’abbandono, le infezioni, la mancanza di vaccinazioni sono tutti pericoli che riguardano anche gli esseri umani e che influiscono nelle loro vite più di quanto si pensi. A febbraio 2020 il Parlamento Europeo ha esposto delle richieste che spingono la Commissione Europea ad agire secondo alcune direttive.
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Si necessita di un sistema adeguato per la registrazione di cani e gatti ma soprattutto di maggiori controlli e sanzioni più severe. Per quanto si è sempre in lotta con problemi che possono sembrare più importanti non ci si dovrebbe mai dimenticare della vita sulla Terra.