L’aumento energetico vissuto dalle azienda, la crisi è ancora nera

La crisi economica, sulla scia della pandemia, aumenta indisturbata e mette in seria crisi la maggior parte delle aziende. Pochi i rimedi.

La crisi delle aziende
Distributori carburante (Foto da Getty Images)

Dai dati che è possibile raccoglie si evince una situazione generale dell’Italia molto più critica di quanto si immagini. Mentre si scivola lentamente sull’abbassamento della pandemia e sul continuo insistere delle restrizioni l’economia italiana rischia di crollare.

Si parla molto dell’aumento dell’energia e dei carburanti, ma oltre a parlarne in pochi si sono soffermati sugli effetti pratici che queste situazioni stanno avendo sul nostro Paese. Quindi proviamo un attimo a riflettere a quanto questi aumenti possano gravare in tutta la situazione generale.

Le aziende, in modo particolare, stanno rischiando la loro stessa esistenza e il 18% di queste si aspetta un aiuto economico per sostenere questo periodo. Le bollette in aumento e il lavoro in calo, le prospettive non sono delle migliori.

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Gli interventi delle aziende per contrastare l’aumento di energia

La crisi delle aziende
Energia elettrica (Foto da Getty Images)

L’aumento di energia elettrica che sembra essere tutt’altro che passeggero sta creando grossi problemi ai parametri economici che sono alla base dei contratti di appalto relativi alla fornitura. Ovvero beni e servizi, attività sociali, assistenziali e di educazione sono a rischio come molte altre cooperative che dipendono da tutto il sistema che è in evidente crisi.

Alcune imprese stanno cercando di investire in soluzioni di energia rinnovabile o nella riqualifica degli ambienti. Infatti il 27% delle aziende punta ora alla coibentazione per l’isolamento termico, il 10% si impegna a creare spazi verdi per mitigazione dei microclimi urbani e ben il 47% ha realizzato impianti di pannelli fotovoltaici.

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Inoltre, il 16% ha iniziato a scegliere auto ibride per ammortizzare l’effetto dell’aumento dei carburanti. Un effetto che avrà grosse ripercussioni se si pensa che la benzina ha superato i 2 euro al litro e che la maggior parte delle consegne vengono fatte su strada. L’85% delle merci viene scambiata e consegnata tramite lo spostamento su ruote e l’aumento dei carburanti potrebbe fermare non pochi viaggi. Se si continua in questa direzione senza prendere provvedimenti si rischia di soccombere sotto una terribile crisi economica.

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