Euro digitale in arrivo: che cos’è e come funziona

In arrivo l’Euro digitale, un nuovo progetto proposto dalla Banca centrale europea. Tutti i dettagli.

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Euro digitale (Pixabay)

L’Euro digitale prenderà il posto dei soldi in contanti o è solo utopia? La Commissione europea ha da poco annunciato che il progetto è in corso e che a partire dal 2023 potrebbe essere proposto un disegno di legge.

Il piano di cui si sta parlando è stato ideato ufficialmente nell’estate del 2021, quando il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha accettato l’inizio della fase istruttoria del progetto.

Euro digitale, che cos’è e come funziona

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Soldi e telefono (Pixabay)

L’euro digitale sarebbe l’equivalente elettronico delle banconote e delle monete di euro. Quindi si potrebbe parlare di una moneta virtuale parallela al contante, con corso legale e garantito dalla Banca centrale europea, che in futuro verrà usata per i pagamenti nei 19 Paesi del blocco e sarà accessibile a imprese e cittadini per operazioni più veloci e semplici.

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Una trasformazione significativa che porterebbe il cittadino ad utilizzare per la prima volta un deposito denaro direttamente presso la Bce, come se fosse un conto bancario online lontano però dalle banche commerciali.

“Il nostro lavoro mira a garantire che nell’era digitale cittadini e imprese continuino ad avere accesso alla forma di moneta più sicura, la moneta della banca centrale”, sono le parole del presidente della Bce Christine Lagarde che si leggono su Money.it. 

Ma quali sono i motivi per adottare una cambiamento del genere? Molteplici e sono:

  • sfruttare al massimo la tecnologia, per soddisfare al meglio le esigenze di mercato.
  • Utilizzo minore dei contanti e quindi meno rischi.
  • Soldi digitali come riserva  di valore nell’eurozona.
  • limitare i cyber attacchi.

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Tra i dubbi spunta quello riguardante l’anonimato che per molti esperti con tale cambiamento verrebbe meno. “Se ciò si dimostrasse, solleverebbe inevitabilmente problemi sociali, politici e legali. La disintermediazione sarebbe economicamente inefficiente e giuridicamente insostenibile. Un CBDC al dettaglio creerebbe una concentrazione sproporzionata di potere nella banca centrale. – ha spiegato Yves Mersch, governatore della Banca del Lussemburgo – Questi effetti potenzialmente avversi sul sistema finanziario sembrerebbero superiori ai benefici previsti dall’introduzione di un CBDC al dettaglio”.

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