Ѐ tutto in aumento, dai carburanti all’energia elettrica, dagli elettrodomestici alle piante da giardino. Ma c’è ben altro a preoccupare gli italiani.
Si è parlato molto, ma soprattutto gli italiani lo hanno sperimentato di persona, il forte rincaro sui carburanti e sull’energia elettrica. Ma non sono le uniche cose ad essere aumentate, a preoccupare sono anche le materie di prima necessità.
La spesa degli italiani è già ridotta da tempo a l’essenziale, eppure ora anche questo essenziale andrà a gravare molto sull’economia delle famiglie. Si ricorda che i cali e gli aumenti nei prezzi di mercato sono situazioni che si sono sempre verificate e che sempre si verificheranno, il problema è che gli italiani non hanno lavori adeguati a fronteggiare la vita nelle spese quotidiane.
La crisi lavorativa in Italia è una questione più seria di quanto si vuole vedere e si rispecchia ora nella difficoltà a fronteggiare le spese necessarie. Se i prezzi dei carburanti hanno fatto preoccupare gli italiani e i costi dell’energia elettrica li hanno fatti tremare ci chiediamo cosa accadrà ora.
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Il rincaro sui prodotti di prima necessità
Ad aumentare non è stata solo l’energia elettrica ma anche i prodotti per la casa volti ad usarla hanno subito dei notevoli rincari. Ѐ stato stimato infatti che i prezzi per l’acquisto di mobili ha subito un aumento del 4% in un solo anno. Gli apparecchi domestici lo hanno riportato del 5,1% mentre quelli di condizionatori e riscaldamenti addirittura del 16,2%.
Ma se di tutti questi prodotti si può in qualche modo provare a fare a meno ce ne sono altri per i quali non è possibile. Stiamo parlando infatti dell’aumento subito dai prezzi di alimenti, in particolar modo del pane. All’inizio dell’anno il costo del pane è lievitato del 3,9% rispetto all’anno precederne.
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Il prezzo della pasta è salito del 10% e le verdure sono aumentate del 13%. Questo per quanto riguarda i beni di prima necessità ma a seguire la scaletta ve ne sono altri come ad esempio i frutti di mare aumentati di oltre l’8%, i gelati del 4%, i succhi di frutta del 4,8% e anche l’acqua minerale ha subito un rincaro del 3%.
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Aumenti che andranno a pesare sulle famiglie italiane a fine mese e soprattutto a fine anno, ma che non influiranno in alcun modo sulle detrazioni fiscali e quindi costituiranno spese da affrontare in pieno. L’aumento non ha risparmiato neanche l’aspetto ecologico che tanto si va a declamare in questo periodo. Infatti anche piante e fiori sono aumentate del 4,5% e la prova è stata vista a San Valentino con un incremento del 29% sui fiori.