La Confcommercio avrebbe rilevato come il quadro economico italiano sarebbe in peggioramento anche a febbraio: continua ad essere in negativo il valore del Pil.
La Confcommercio, nella sua Congiuntura di febbraio, ha presentato un quadro nitido di quella che sarebbe attualmente l’economia italiana. Secondo quanto emerso dal rapporto vecchie e nuove criticità si sono unite portando ad un aggravamento della situazione. Ad oggi il Pil italiano continuerebbe a registrare ribassi attestandosi al -1% e le proiezioni non suggeriscono miglioramenti.
Pil, l’analisi di Confcommercio è tranciante: economia al ribasso anche a febbraio
La Confcommercio ha rilevato come diversi fattori stiano contribuendo a dettare un andamento negativo dell’economia. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’associazione di categoria avrebbe rilevato come l’aumento delle materie prime, una possibile guerra tra Russia ed Ucraina, nonché la pandemia stanno sconvolgendo il mercato italiano.
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Nel complesso, quindi, una situazione che potrebbe portare all’aggravamento di un quadro già di per sé precario ed una situazione che quasi sicuramente porterà ad un vertiginoso aumento sui prezzi al consumo. La Confcommercio ha rilevato come urga trovare una soluzione perché diversamente ad aumentare saranno confermati quei timori su una possibile modifica della politica monetaria. Tamponare con rassicurazioni e parole di conforto non serve più, sono strumenti che hanno perso efficacia.
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La nota associazione datoriale ha, infatti, riscontrato come nel mese di gennaio i consumi abbiano registrato un +8,5% rispetto allo stesso periodo ma dell’anno 2020. Un dato che potrebbe sembrare positivo, ma che rimane ancora inferiore alla soglia dell’11,7%.
Nel mese in corso, ha proseguito Confcommercio, il Pil avrebbe restituito la medesima tendenza ad un rallentamento chiudendosi con un -1%. Prendendo in considerazione i 12 mesi, dovrebbe registrarsi un aumento complessivo del 4,2% valore decisamente inferiore alle proiezioni precedenti. Male anche per i prezzi al consumo che nel mese di febbraio potrebbe giungere al 5,6%.
La pandemia, insieme ad altri fattori, sta di certo influenzando il mercato italiano. Le preoccupazioni sono tante, soprattutto perché numerosi sono i comparti che da quando è entrato in circolazione il covid hanno subito ingenti danni.