Novità sulla cessione dei crediti, soluzioni in arrivo

Un colpo improvviso quello dei limiti posti sulla cessione dei crediti. L’edilizia italiana ne ha risentito in pieno ma ora si prospettano soluzioni.

Novità cessione crediti
Fermi cantieri edili (Foto da Pixabay)

Intervenire il prima possibile è senz’altro l’obiettivo di tutti coloro che hanno a cuore l’Italia e la sua economia. Infatti dopo l’entrata in vigore del Decreto Sostegni ter si è assistito a un immediato blocco della maggior parte dei cantieri edili.

Con il Decreto Sostegni Ter, entrato in vigore lo scorso 27 gennaio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale come D.L. n. 4/2022, si è stabilito che l’azienda che effettua lo sconto in fattura e che quindi ha diritto a un credito fiscale può cederlo a terzi. Ma i terzi che ricevono il credito non potranno cederlo a loro volta.

Conseguenza di tale misura è stata la chiusura di quegli enti pronti ricevere questi crediti e il blocco di molti cantieri. Una manovra volta a contrastare atti fraudolenti ma che ha portato sull’orlo del baratro molti cantieri e imprese edili. Già in molti avevano esposto le loro perplessità a riguardo ed ora necessitano dei cambiamenti.

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Le misure da attuare per la cessione dei crediti

Novità cessione crediti
Cantiere edile (Foto da Pixabay)

Visto il contrasto che si è andato a creare con il nuovo decreto riguardante la cessione dei crediti e il blocco di molti cantieri edili si è giunti alla necessità di trovare un compromesso. Risulta essenziale stipulare quindi nuove regole che possano mediare tra il divieto di cessione multipla e l’allarme frodi annunciato da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Una soluzione potrebbe essere quella di modificare il Decreto Sostegni ter ammettendo le cessioni dei crediti multipli tra soggetti vigilati. Quindi un’opzione potrebbe riguardare la possibilità di permettere la cessione del credito a catena tra le banche e gli intermediari solo per quelle società e istituti che dispongano di un’adeguata vigilanza.

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In questo modo sarebbe possibile sbloccare almeno in parte la cessione dei crediti. Le attività finanziarie potrebbero riprendere fra le società che risultano vigilate da Bankitalia. Ma questa non sarebbe l’unica possibilità che si è prospettata.

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Fra le altre soluzioni si è parlato anche della possibilità di mettere in funzione un codice identificativo. Questo codice permetterebbe la tracciabilità dei movimenti anche nel caso delle cessioni multiple dei crediti. Si pensa di introdurre comunque anche un limite massimo di cessioni all’interno del sistema bancario, che se fosse stabilito a tre cessioni permetterebbe comunque la ripartenza di molti lavori.

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