Bonus animali domestici, le novità per il 2022

Bonus animali domestici, la misura è confermata dalla Legge di Bilancio di quest’anno: i contenuti più importanti

Bonus animali domestici
Animali domestici (Getty Images)

Chi ha un animale in casa è come se avesse un figlio. È a tutti gli effetti un membro della famiglia e come tutti va tutelato e curato e solo chi ce l’ha sa quanto costa mantenerlo in salute e che le spesse spesso vanno a pesare e non poco sul bilancio familiare, già messo a dura prova dal caro bollette e dalla crisi della pandemia.

Sono vari i punti e i temi inclusi nel Bonus come i diritti degli animali selvatici e il randagismo, argomenti molto cari agli animalisti.

Sono tante le spese veterinarie che deve mettere in conto chi vuole prendere ad esempio un cane in casa. Ci sono alcune che sono poi straordinarie, in base allo stile di vita che si vule dare al proprio animale: visite specialistiche, interventi di chirurgia e farmaci.

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Bonus animali domestici, importo e modalità: chi può chiederlo

Bonus animali domestici
Getty Images

Il bonus è stato riconfermato con l’ultima legge di bilancio e prevedere una detrazione fiscale pari al 19% sull’importo delle suddette spese.

Il fondo messo a disposizione prevede anche la creazione di uno nuovo per interventi straordinari contro il randagismo, lo stop definitivo degli allevamenti di visoni e il rifinanziamento del fondo già previsto per la fauna selvatica rifinanziando i Centri Cras per il recupero della fauna e aiutare gli animali perseguitati come i cinghiali o gli orsi.

La lotta al randagismo deve essere incrementata soprattutto nelle regioni del Sud Italia e per il prossimo triennio sono previsti circa due milioni di euro in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Basilicata, le due grandi isole e la Puglia. È al meridione che infatti il fenomeno degli animali randagi è molto diffuso. Il tetto massimo per le spese veterinarie detraibili è stato aumentato da 500 a 550 euro.

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La fare la richiesta bisogna compilare un modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Le spese ovviamente devono essere tracciabili o nel caso di pagamenti in contanti, presentare la ricevuta fiscale. Non ci sono limitazioni legate all’Isee perché al bonus possono accedere tutti i cittadini.

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