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Windows 10, minaccia specifica per chi ancora lo utilizza

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Attenzione a cosa potrebbe accadere, specialmente se fate uso di Windows 10, che sembra più predisposto ad essere colpito.

(Pixabay)

Una grave minaccia rischia di colpire molti utenti che attualmente fanno uso di Windows 10. Nonostante sia stato reso pubblica la versione successiva del noto sistema operativo, in tanti hanno preferito per ora non passare all’altrettanto valido Win 11, preferendo restare in un ambito di interfaccia con il quale c’è maggiore confidenza.

Fermo restando che a livello di fruizione il feeling tra Windows 10 e Windows 11 risulta alquanto simile, c’è da dire che il primo potrebbe finire con l’esporre gli utenti ad una grave minaccia.

Colpa di QBot, un pericoloso malware giunto alla sua ennesima iterazione, dal momento che esiste sin dal 2007 e che nel corso di quindici e più anni si è spesso aggiornato ed è diventato anche più insidioso.

Diversi esperti in materia di sicurezza informatica ci mettono in guardia dall’operato di QBot. Il quale colpisce attraverso un messaggio e-mail e poi finisce con il fornire ai cyber criminali la disponibilità totale di tutto quanto è contenuto nel nostro pc.

Windows 10, in cosa consiste questo grave rischio

(Pixabay)

Il funzionamento di questa truffa è sempre veicolato tramite phishing, ovvero quella tipologia di raggiro per la quale gli utenti sono ignari di stare interfacciandosi con dei latri e forniscono loro i propri dati personali e bancari, convinti di stare parlando con una banca o con un altro soggetto ufficiale.

Ma esistono anche altre maniere di colpire gli utenti a loro insaputa. Per poi fare si che questi si rendano conto troppo tardi di quale guaio li abbia colpiti. Il solo modo di difendersi è quello di cancellare immediatamente le e-mail ritenute sospette o non sicure.

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Molte volte ci pensa il nostro stesso software di gestione della posta elettronica a spostare certi messaggi nella cartella dello spam o della posta indesiderata. Altre volte invece dobbiamo essere bravi noi a riconoscere le minacce.

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Basta ricordarsi che richieste da banche, assicurazioni, Poste Italiane e tutto ciò che potrebbe fare riferimento a pagamenti od addebiti sono sempre e comunque delle truffe. Infatti comunicazioni del genere avvengono nelle aree riservate dei siti di riferimento, e non per semplice e-mail.

Salvatore Lavino

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Salvatore Lavino