Per supportare l’imprenditoria femminile sono stati previsti numerosi strumenti economici dai finanziamenti agevolati a fondo perduto: di cosa si tratta.
Finalmente il decreto del ministero dello Sviluppo Economico, relativo agli incentivi sull’imprenditoria femminile, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Indicati tutti gli strumenti che si concreteranno in contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato finanziati con il plafond da 400 milioni di euro attinti dal PNRR.
Le misure previste hanno quale scopo quello di aprire le porte dell’imprenditoria alle donne.
Per incentivare l’accesso delle donne nell’imprenditoria femminile, il Governo ha previsto diverse misure di carattere economico. A delinearne i tratti un decreto del Ministero del Lavoro a mezzo del quale sono stati descritti nel dettaglio tutti gli strumenti.
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Oltre ad un fondo per l’imprenditoria femminile si supportano misure già in essere come Nuove Imprese a Tasso zero e Smart&Start, che supporta start-up e Piccole e Medie Imprese innovative. Lo scopo è quello di supportare almeno 2.400 imprese rosa aiutandole a sviluppare progetti di valorizzazione. Per poter presentare domanda e soprattutto per sapere quali siano i termini per l’inoltro bisognerà attendere uno specifico provvedimento. Di certo vi è che per poter avanzare richiesta, bisognerà fare riferimento al sito di Invitalia.
Ma quali saranno i settori coinvolti? Si parla di quelli atti alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato. Quelli di fornitura servizi, commercio e turismo.
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Per poter usufruire delle misure, bisognerà realizzare i progetti per cui si richiedono i finanziamenti entro 24 mesi dalla concessione dell’agevolazione. Inoltre le spese non devono essere superiori a 250mila euro per l’avvio di una nuova imprese e di 400mila per il consolidamento di aziende già esistenti.
A poter presentare domanda saranno le imprese femminile attive da meno di 12 mesi al momento dell’inoltro dell’istanza. Stesso lasso di tempo dovrà essere tenuto in considerazione per le lavoratrici autonome titolari di partita Iva che oltre a non dover superare i 12 mesi dall’apertura, potranno richiedere solo i fondi stanziati per le nuove imprese e per le start-up.
Nello specifico, il finanziamento a tasso agevolato potrà essere fruito in combinato con il fondo perduto per quelle imprese nate da più o meno di 36 mesi, variando in base a tale discrimine le modalità di erogazione. Le misure distintamente sono così ripartite: quanto al finanziamento la sua durata massima sarà di 8 anni a tasso zero. Quanto fondo perduto, invece, si concreterà nell’80% delle spese ammissibili (massimo fino a 50mila euro) e nel 50% per investimenti superiori a 100mila euro e non superiori a 250mila.