Covid-19, il sistema a colori in Italia potrebbe cambiare: zone bianche, gialle e arancioni surclassate dalla nuova zona blu.
I progressi in ambito pandemico si stanno facendo sentire. Nonostante l’andamento dei casi Covid sia ancora in fase di riduzione, si sta optando per rimodulare il sistema di colori a zone. La zona bianca, gialla ed arancione convergerebbero verso un’unica zona blu. Tale struttura di colorazione a zone prevedrebbe, dunque, solo quelle “a rischio” e quelle “non a rischio” definite, in maniera più agevole, rispettivamente zone rosse e zone blu.
L’Italia si sta lentamente avviando verso un progressivo allentamento delle norme anti-Covid. Nonostante la frequenza attuale dei nuovi casi, ci mantenga ancora ad uno stadio non del tutto rassicurante della curva epidemiologica, si prevede che a marzo 2022 avremo solo diecimila casi al giorno. Con la tanto auspicata diminuzione dei contagi alle porte, il Governo Draghi punta ad un ritorno alla normalità , ammorbidendo gradualmente le misure di sicurezza ed inaugurando un nuovo periodo di convivenza con il virus.
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Per tali motivi in Italia siamo spettatori di un assottigliamento delle regole: a dimostrazione di questo è diventato possibile dal’11 febbraio 2022, passeggiare all’aperto sprovvisti di mascherina. In aggiunta a ciò sarà , a breve, possibile una nuova suddivisione dei colori che definiscono la qualità e la quantità del rischio nelle zone e nelle regioni italiane. Tale semplificazione risulta essere necessaria a seguito del decreto di Natale 2021, che ha reso la zona bianca, gialla ed arancione quasi del tutto sovrapponibili e prive di differenze sostanziali.
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Sono settimane che i governatori delle Regioni, stanno incalzando per una agevolazione di questo tipo. Le uniche vere limitazioni sopravvivono, ormai, solo a discapito dei non vaccinati. Questi ultimi sono tenuti, ad oggi, ancora a presentare l’autocertificazione per spostarsi da un comune all’altro nel caso della zona arancione, con motivazioni comprovabili di lavoro, salute o necessità . Nel caso dei vaccinati non sussiste alcun limite.
Con il sistema sanitario nazionale sotto controllo, il nuovo decreto potrebbe apportare dunque delle modifiche al sistema a colori, con la suddivisione del Paese in sole due aree: la zona rossa e zona blu. Intese in maniera semplificata, con zone ad alto tasso di positivitĂ e zone a basso/nullo tasso di positivitĂ .