Mani Pulite: perché l’inchiesta sulle tangenti si chiamava così

Mani Pulite, l’inchiesta su Tangentopoli prese questo nome: in occasione del trentennale dai fatti, ricordiamo perché

Antonio Di Pietro
Antonio Di Pietro durante un’udienza del processo Mani Pulite (foto Facebook)

17 febbraio 1992, Milano. Viene arrestato Mario Chiesa, uomo vicino al Partito Socialista Italiano e amministratore del Pio albergo Trivulzio, una casa di riposo per anziani.

È accusato di corruzione e sembra un fatto isolato e suo caso sembra uno dei tanti. Tutti sanno come funziona il sistema, per accedere ad alcuni lavori soprattutto nella pubblica amministrazione in Italia bisogna pagare una tangente.

Lo scandola si allarga e Milano, ritenuta la capitale morale d’Italia, viene ribatezzata Tangentopoli, la città delle tangenti. Successivamente si scoprirà che tutto il paese si regge sulla corruzione.

Il pool di magistrati della Procura di Milano che indagano diventano degli idoli per i cittadini onesti. Spicca il nome di Antonio Di Pietro, fondatore anni dopo del partito l’Italia dei Valori e Ministro delle Infrastrutture. Parte così l’inchiesta giudiziaria che prende il nome di Mani pulite.

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Inchiesta Mani Pulite: così è cambiata l’Italia negli anni Novanta

L’Italia scopre così che il sistema degli ultimi decenni, dagli albori della Repubblica, è marcio e dai tempi della ricostruzione del paese in molti hanno pagato e preso una tangente.

L’inchiesta mette sotto i riflettori aspetti fino a quel momento tenuti segreti e fatti avvenuti nelle stanze oscure della politica e dell’imprenditoria, accordatesi per scambiarsi soldi e favori, a discapito di altri.

Si avvia così la caccia per scovare le “mani pulite” e giornalisticamente questo è il nome dell’inchiesta che ha in Bettino Craxi, leader dei socialisti, la figura massima dei Tangentopoli per il suo coinvoltimento.

Ma come è nata l’espressione Mani pulite? Nel 1992 non è totalmente nuova. Nel lontano 1975 Giorgio Amendola, uno dei leader del Partito Comunista Italiano, in un’intervista a Il Mondo pronuncia le due parole, commentando che erano state usate da altri dicendo che ce l’avevano i comunisti perché quelle mani non le avevamo mai avute in pasta poiché il Pci non era mai stato al governo.

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Mani Pulite e Tangentopoli sono così diventati sinonimi e hanno segnato profondamente anche i futuri anni politici. Per molti l’inchiesta fu una forzatura della magistratura che cominciò a perseguitare politici e imprenditori. Per altri gli effetti non sono stati quelli sperati perché da allora poco è cambiato e il sistema corruttivo è ancora in piedi.

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