Isee 2022, milioni di famiglie come ogni anno fanno richiesta per accedere alle agevolazioni: tutte le informazioni in merito
L’Isee 2022 è il documento indispensabile per molte famiglie per poter accedere a servizi e bonus. Indica infatti la situazione economica complessiva di redditi e dei patrimoni.
Riguarda la condizione economica relativa ai 24 mesi precedenti dunque l’Isee 2022 fotografa i redditi e i possedimenti relativi al 2020.
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Per avere idea della situazione più aggiornata e vicina al momento in cui si richiede, c’è l’Isee corrente che ha in considerazione dei dati degli ultimi dodici mesi ma si può chiedere solo a determinate condizioni.
Per creare l’Isee sono necessari prima altri documenti. Innanzitutto la DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica: in esso sono contenute le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali, dunque una descrizione della situazione economica dell’intero nucleo familiare.
Vediamo quali sono anche gli altri documenti da presentare, come viene effettuato il calcolo e quali sono i valori che fanno uscire l’Isee più alto. Ricordiamo infatti che più è basso e più ci sono possibilità per accedere a bonus e servizi.
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Isee 2022, tutte le infomazioni necessarie
Convenzione tra l’#INPS e i Centri di assistenza fiscale #CAF per l’attività relativa alla certificazione #ISEE per gli anni 2022 – 2023 https://t.co/ZgS7rUf3gz#InpsComunica pic.twitter.com/kNJEXloDHX
— INPS (@INPS_it) January 17, 2022
Come detto, partiamo dalla DSU che ha validità fino al 31 dicembre e si può presentare in qualsiasi momento nell’anno in diversi modi: online sul sito dell’Inps oppure recandosi in un Caf (Centro assistenza fiscale) che darà tutte le informazioni necessarie.
Basterà quindi rivolgersi al centro ma anticipiamo i documenti indipensabili per la pratica: stato di famiglia, codice fiscale di ciascun componente del nucleo familiare con i documenti d’identità valido, il modello Unico o 730 e la Certificazione Unica (l’ex Cud)dichiarazione dei redditi (modello Unico o modello 730); il contratto d’affitto, il saldo contabile dei depositi bancari e postali; eventuali azioni o quote detenute presso società; i dati patrimonio immobiliare del catasto e i contratti di assicurazione sulla vita.
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Tutti i dati vengono controllati a incrocio dall’Agenzia delle Entrate. È Inps stessa che si occupa dei calcoli e più è numerosa la famiglia, più bassi sono i redditi e i beni mobili e immobili dichiarati, più basso sarà l’Isee. Ogni dichiarazione falsa è punita come previsto dalla legge.