La prossima settimana entrerà in vigore il nuovo decreto: il Consiglio dei Ministri ha apportato dei cambiamenti al meccanismo della cessione dei crediti. Queste sono le novità
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto che dovrebbe entrare in vigore martedì 15 febbraio. Questo conterrà delle misure volte a fronteggiare l’aumento delle bollette per famiglie ed imprese e correggerà alcuni meccanismi per quanto riguarda la cessione dei crediti.
L’obiettivo per questo decreto è che diventi un emendamento al decreto Sostegni ter e verrà approvato entro il prossimo mese.
In riferimento alla cessione dei crediti, è necessario trovare un equilibrio tra il divieto di cessione multipla introdotto dal decreto Sostegni ter e i limiti anti-frode imposti dall’Agenzia delle entrate.
La possibilità di una sola cessione ha già causato diverse proteste da parte dei cittadini, costretti a fermare i lavori ormai da settimane.
Non sono poche le aziende che hanno chiuso i cantieri, mentre alcune famiglie intente a fare i lavori in casa (sfruttando ad esempio l’agevolazione del superbonus 110%) si sono ritrovare a non poter cedere il credito, opzione che sicuramente era più conveniente rispetto ad altre alternative quali sconto in fattura e detrazione in base al proprio reddito.
Anche il Parlamento ha agito in favore degli italiani: ha chiesto al Governo un nuovo decreto che intervenisse sull’attuale sistema della cessione del credito.
Nel dettaglio, sono stati la Lega e il Movimento 5 Stelle a spingere per cercare con urgenza un compromesso.
L’obiettivo della pressione è quello di portare alla modifica del decreto Sostegni ter, il quale vieta la cessione del credito a catena, a partire dal 7 febbraio.
I cambiamenti che interessano la cessione dei crediti prevedono che tale cessione avverrà tra istituti sotto controllo della Banca d’Italia, quindi tra banche e i vari intermediari.
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Questa rivisitazione comunque non risolverà alcuni problemi: le aziende pubbliche, come Cassa Deposito Prestiti, le Poste ed alcuni istituti bancari restano in attesa di capire chi risponderà dei 4,4 miliardi di frodi fiscali. 2 miliardi evasi dalla cessione dei crediti sono già stati sequestrati.
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Riassumendo, dunque, dal 27 gennaio è entrato in vigore il decreto Sostegni ter. Quest’ultimo prevede che a partire dal 7 febbraio venga consentita un’unica cessione o si incappa nell’annullamento del contratto.
Nel periodo compreso tra il 27 gennaio e l’ufficiale entrata in vigore del decreto, è possibile effettuare ulteriori cessioni del credito e mantenerle anche dopo il 7 febbraio.
L’Agenzia delle Entrate ha preso un provvedimento in data 4 febbraio. Ha prorogato il termine ultimo di 10 giorni, quindi la data di scadenza è slittata al 17 febbraio.