Per il mese di marzo l’importo delle pensioni risulterà aumentato: a quanto ammonta l’incremento e a chi spetta.
Le pensioni, nel mese di marzo, aumenteranno. Questo in virtù del fatto che l’Inps aggiornerà le aliquote Irpef e le detrazioni stando alle nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2022. Un cedolino più consistente, dunque, che di certo renderà felici – chi più chi meno- numerosi pensionati.
Pensioni marzo 2022, a quanto ammonta l’aumento
Con la nuova Legge di Bilancio, il Governo ha ridotto gli scaglioni delle aliquote Irpef da 5 a 4. Il che si tradurrà in una minor tassazione sulle buste paga e di conseguenza anche delle pensioni.
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Una rimodulazione, riporta la redazione di Money.it, che potrebbe dare i suoi frutti già nel mese di marzo, per la conferma bisognerà attendere la specifica disposizione dell’Istituto che sta provvedendo ad aggiornare i propri sistemi. Per tale ragione, quindi, non è da escludere che l’aumento tanto atteso potrebbe slittare ad aprile.
Di certo, vi è però che nel mese di marzo verrà applicato il tasso provvisorio di rivalutazione che passa dall’1,6% all’1,7% per quanto riguarda il dovuto per i mesi di febbraio e gennaio. In questo caso, l’aumento non sarà consistente come quando verranno aggiornate le aliquote Irpef, ma comunque ci sarà. La rivalutazione, quindi, seppur non sarà palesemente visibile comunque ci sarà.
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A titolo esemplificativo una pensione di mille euro registrerà un aumento di 17 euro rispetto ai 16 euro che sarebbero spettati senza rivalutazione. Un solo euro in più, a cui però si aggiungono gli altri due di arretrati. Nel 2023, poi, secondo quanto rilevato dall’Ista, potrebbe esserci una stabilizzazione all’1,9% che condurrà l’Inps a riconoscere anche in questo caso gli arretrati.
Ma tornando all’Irpef, ricordiamo che con la nuova Legge di Bilancio, le aliquote applicate saranno le seguenti:
- 23% sino a 15mila euro;
- 25% tra i 15 mila ed i 28mila euro;
- 35% tra i 28 mila ed i 50mila euro;
- 43% oltre i 50 mila euro.
A ciò, riferiscono i colleghi di Money.it, si aggiunge che sempre con la nuova finanziaria è stata ridotta la no tax area che giunge sino a 8.500 euro. Ovviamente, non appena l’Inps avrà aggiornato i propri sistemi verranno riconosciuti anche gli arretrati per quei mesi in cui non è stato applicato il nuovo metodo di calcolo.