E’ possibile investire in diritti musicali? Sì, ecco come si può fare e come funziona: tutti i dettagli.
Passano gli anni, le cose cambiano ma la musica resta la costante in ognuno di noi. Che sia un momento in solitudine, in compagnia, un concerto, le canzoni non passano mai di moda e tutti in un modo e nell’altro si trovano ad ascoltarle e ad emozionarsi.
E’ appena terminato il Festival di Sanremo, l’Italia si sta preparando all’Eurovision a Torino e i concerti dal vivo si stanno facendo strada per l’estate 2022. Qualcuno parla di una nuova età dell’oro per la musica, ma cosa si intende?
La nuova età dell’oro sta a significare il fatto che l’industria musicale stia cambiando per quanto riguarda il modo in cui si fruisce della musica stessa. Dai concerti virtuali all’accesso ai brani in qualsiasi momento in internet e così via.
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E’ per questo che gli analisti affermano che il valore delle royalties musicali, delle licenze e di altri beni che riguardano tale settore potrebbe aumentare nei prossimi anni. Si tratta di una grande opportunità per gli artisti, etichette, fan e investitori.
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Il mercato della musica si sta espandendo sempre di più e non è più ristretto ad una cerchia di creatori e autori. Quindi chiunque può investire in diritti d’autore musicali anche in Italia. Gli artisti e non solo si rifanno a delle piattaforme digitali che danno la possibilità di acquistare e vendere diritti d’autore. E’ possibile investire anche sulle esibizioni dal vivo.
Come funziona? Chi possiede il catalogo musicale può donare una quota minoritaria e gli investitori possono investire all’asta o sul mercato secondario. Tutte le operazioni avvengono sulla piattaforma blockchain che offre trasparenza e tracciabilità.
Quali sono i vantaggi?