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Batteria ad acqua marina, cosa succederà prossimamente

Pubblicato da
Beatrice Manocchio

Avete mai sentito parlare di batterie ad acqua marina? Scopriamo insieme tutte le caratteristiche, tra vantaggi e svantaggi.

Batterie (Pixabay)

Nel tempo dell’innovazione, la tecnologia è in continua evoluzione. Avete mai sentito parlare di batterie ad acqua marina? Si tratta di un esperimento utile ad avere un impatto meno invasivo sull’ambiente. L’idea nasce dalla Corea del Nord, lì gli esperti stanno lavorando al progetto.

Scopriamo quali sono le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi della produzione di batterie ad acqua marina.

Batterie ad acqua marina, che cosa sono?

Batteria (Pixabay)

Le batterie ad acqua marina sono costituite dall’acqua del mare che il ruolo di catodo, cioè quell’elemento che riceve il flusso di elettroni che fuoriesce dall’anodo, che è invece il componente che emette tale flusso. Esse possono essere considerate un’alternativa delle batterie agli ioni di sodio, dove  l’acqua marina è usata come elettrolita, sostanza attraverso cui avviene il percorso degli elettroni.

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Tali batterie possono avere molti vantaggi che sono:

  • assenza di cobalto;
  • il catodo è presente in quantità illimitate;
  • non sono infiammabili;
  • lo smaltimento avviene più facilmente;
  • i costi di produzione sono più bassi.

Questa novità, però, presenta anche degli svantaggi, vale a dire:

  • densità energetica minore rispetto alle comuni batterie al litio;
  • per arrivare alla realizzare completa di un anodo efficiente insieme ad altri elementi, i  procedimenti sono molto lunghi.

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“Il materiale anodico co-drogato che abbiamo preparato ha mostrato notevoli prestazioni elettrochimiche nella batteria ad acqua di mare, con una vita di oltre 1500 cicli a una densità di corrente di 10 A/g”. Sono le parole del professore Kang Jun, l’esperto che ha lavorato insieme al team di ricerca Korea Maritime and Ocean University. 

L’obiettivo è quello di pensare ad un futuro in cui è possibile la riduzione dei costi inerenti alla produzione dei veicoli elettronici. La ricerca fa ben sperare, attualmente è in corso lo sviluppo di tale innovazione che potrebbe portare ad ottimi risultati e ad un notevole progresso in ambito tecnologico.

Beatrice Manocchio

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Beatrice Manocchio