Bancomat, cosa cambia sui prelievi: le nuove modalità

Prelievi, Bancomat.spa propone delle novità: ecco cosa potrebbe succedere a partire dal prossimo anno.

prelievo bancomat
Donna preleva al Bancomat (Getty Images)

Il bancomat è ormai presente in ogni famiglia italiana che attraverso carte di credito effettua pagamenti, servizi, riceve gli stipendi. Il prelievo dei soldi solitamente avviene nella propria banca, ma ultimamente sono sempre di più coloro che effettuano tale operazione in altri sportelli.

A tal proposito Bancomat Spa sta lavorando affinché vengano riviste le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità. L’esito dell’istruttoria dell’Antitrust può essere letto entro il mese di aprile.

Truffa bancomat
Truffa bancomat (Pixabay)

Nell’ultimo anno si sono verificati circa 150 milioni di prelievi effettuati presso gli sportelli Atm diversi dalle proprie banche. Questo è un dato importante che non deve essere sottovalutato.

Molte banche sono solite far pagare una commissione per coloro che non fanno parte della stessa filiale, ma a quanto pare le cose stanno per cambiare.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>“Un biglietto falso…”, la reazione della moglie di fronte al Gratta e Vinci

Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, qualora l’Antitrust dia l’ok alla proposta di Bancomat Spa sul costo delle operazioni, ogni banca potrà decidere il costo del prelievo.

Attualmente non tutte le filiali si trovano d’accordo, in particolare quelle banche online che non presentano un numero alto di operazioni di prelievo.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Whatsapp, cambio impostazioni privacy: cosa c’è di vero nel messaggio

Nel progetto proposto viene previsto un tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a 1,50 euro. Questo, ogni anno, verrà sottoposto ad una verifica con una analisi che Bancomat Spa presenterà all’Antitrust.

Altroconsumo spiega: “È chiaro che questo valore massimo non ci soddisfa. C’è la ragionevole presunzione che, fissato un cap, tutte le banche vi si allineeranno come è accaduto ad esempio con la commissione sull’accordato per i fidi sui conti correnti che prevede un cap dello 0,5% a trimestre, valore che tutte le banche oggi applicano”.

Attualmente gli esperti sono ancora a lavoro e le ipotesi sul tavolo sono varie. Non si esclude, però, la proposta di Bancomat.spa e qualora venisse approvata tale modifica, il nuovo modello entrerebbe in vigore tra circa un anno, vale a dire a partire dal 2023 fino a un margine di altri sei mesi.

Gestione cookie