Continuano a salire i prezzi di benzina e gasolio: i carburanti continuano a toccare cifre altissime che pesano sulle tasche degli italiani.
Una risalita costante quella dei prezzi del carburante. Così come i costi dell’energia, anche quelli di benzina e diesel non accennano a mostrare una flessione. L’aumento si sarebbe registrato sia con Eni (+0,02 euro benzina e 0,01 euro gasolio) che con Q8 (per entrambi i combustibili +0,02 euro). Aumento di un centesimo invece per IP e Tamoil.
Secondo i prezzi comunicati all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, riporta la redazione di AdnKronos, la benzina self service è salita a 1,819 euro al litro, il diesel a 1,695 euro a litro. Il Gpl servito sarebbe arrivato a costare 0,818 euro a litro, mentre il metano servito a 1,777 euro al kg. È evidente come la quota si sia sensibilmente elevata, superando la soglia di 1,8 addirittura in alcuni distributori d’Italia andando oltre i 2 euro. Cifra che tradotta sulle spese medie di una famiglia si traduce in un +400 euro l’anno.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> L’Agenzia delle Entrate sbaglia: multe annullate, come fare a scoprirlo
A denunciarlo, la Assoutenti che ha voluto commentare i dati raccolti e resi noti dal Mite. Il presidente Furio Truzzi ha riferito che rispetto allo scorso anno vi è stato un rincaro di ben 16 euro e che l’Esecutivo non abbia mosso un dito per cambiare tale situazione. La domanda di Truzzi è, quindi, cosa sta aspettando il Governo per intervenire. L’aumento della benzina non si risolve in un aggravio solo per chi possiede dei veicoli. L’incremento dei costi del carburante si riverberano sui beni di prima necessità che vengono appunto trasportati per la distribuzione. È per questo che la Assoutenti, riporta AdnKronos, ha rivolto un accorato appello al Premier Mario Draghi, affinché venga indetto un tavolo tecnico con le associazioni di categoria al fine di trovare una soluzione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Case modulari con energia autoalimentata: risparmio e spese ridotte a pochi euro
Stesse censure, quella mosse dalla Codacons il quale ha chiesto un intervento a tutela delle famiglie. Il presidente Carlo Rienzi ha sottolineato come la benzina costa il 22,3% in più rispetto al 2021, mentre per il diesel si spende il 24,3% in più. Dati che, appunto, riportano all’aggravio rilevato da Assoutuenti.