Superbonus 110%, in molti hanno approfittato della norma tantando di truffare lo Stato percependo fondi senza svolgere i lavori
I bonus nel mondo dell’edilizia stanno facendo sorgere cantieri ovunque. Il Superbonus del 110% fa gola a interi condomini e proprietari di case singole, villette e palazzi per ristrutturare i propri immobili e fare soprattutto i cappotti termici.
Si è sempre detto che fare impresa in Italia non è facile e sono tanti gli ostacoli da superare, innanzitutto quelli burocratici con tempi biblici e sfiancanti. Ma tante nuove imprese nel settore edile stanno nascendo. Come riporta un articolo del Corriere della Sera, a firma di Milena Gabanelli e Marco Bonarrigo, solo nel secondo semestre 2021 sono nate mediamente 64 nuove imprese edili al giorno: il totale fino a dicembre è stato di 11.600 attività.
Bisogna però specificare che in questa attività ci sono anche le riconversioni, ossia attività che hanno cambiato natura, prendendo un altro codice Ateco. Ciò è molto indicativo di quanto stia vivendo un momento prolifico l’attività edilizia o ad essa associata (ad esempio il montaggio dei ponteggi) perché tante imprese sono entrate nel mondo della costruzione.
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Questa situazione fa sorgere però dei dubbi sulle competenze. Anche se da un punto di vista burocratico-legislativo è tutto nella norma, chi prima faceva altro, può improvvisarsi impenditore edile?
Il tentativo di truffa allo Stato è dietro l’angolo. Alcune indagini hanno già scoperchiato aziende che hanno intascato i bonus energetici previsti in modo particolare da quando il Covid ha attanagliato l’economia per poi sparire, lasciando i cantieri aperti neanche a metà.
In una catena di appalti e subappalti sono stati erogati bonus e superbonus. Ma qualche intervento per fermare il sistema illecito è stato pensato e il governo Draghi nel nuovo Decreto Sostegno Ter proibisce di cedere il credito fiscale dei bonus a terzi: un modo per cercare di porre un limite ai subappalti rischiosi.
Milena Gabanelli, una delle due giornaliste che ha firmato l’articolo, ex conduttrice di Report, è nota per la dimestichezza che ha con i numeri, dati di fatto nell’informazione. Nel pezzo sono riportati contenuti allarmanti sul fronte sicurezza.
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L’Ispettorato del Lavoro ha aumentanto i controlli che sono stati raddoppiati nel giugno 2021: è emerso che su 100 cantieri 91 erano non erano in regola con le leggi sui contratti, le assicurazioni e la sicurezza dei lavoratori. Anche gli operari che lavorano in modo irregolare sono cresciuti con un + 12% tra il primo anno della pandemia e il 2021.