Spese sanitarie, ci sono i contributi a fondo perduto: a chi spetta

Spese sanitarie, il decreto Sostegni Ter ha prevede una gamma di soggetti che possono beneficiare degli aiuti: tutti i dettagli

Spese sanitarie
Foto Piaxbay

Durante la crisi più acuta del Covid con interi settori dell’economia che hanno avuto bisogno di grandi aiuti, vari sono stati i decreti cosiddetti Sostegni. Nel terzo, tra le varie misure al suo interno, ha pevisto contributi a fondo perduto per le spese sanitarie.

Ma quali sono nello specifico le spese che interessano l’incentivo e soprattutto a quali categorie spetta e come fare la domanda? Sono innanzitutto le categorie che hanno pagato di più dal punto di vista economico a causa delle restrizioni. Tra questi rientra il settore sportivo, fermo per molto tempo o comunque rallentato dalle restrizioni e dal timore dei contagi.

Le attività sportive vengono supportate con due misure: i contributi a fondo perduto e la copertura delle spese sanitarie. Vediamo nel dettaglio chi sono i soggetti giuridici che possono presentare la domanda.

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Spese sanitarie per la crisi Covid, un aiuto allo sport

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I destinatari sono le società sportive professionistiche e quelle molto più diffuse ASD, le associazioni sportive dilettantistiche che sono iscritte al registro nazionale (come ad esempio le palestre).

Chi svolge questo tipo di attività ha dovuto affrontare delle ingenti spese sanitarie per le quali si possono chiedere i contributi a fondo perduto. È la sanificazione dei locali e l’effettuazione di test anti Covid

Il fondo era già stato istituito e con il decreto Sostegni Ter è stato rifinanziato di altri 20 milioni di euro per il primo trimestre del 2022 in modo da consentire l’erogazioni di nuovi aiuti a chi farà domanda.

Chiarito verso chi sono rivolti i fondi, scendiamo nei particolare e vediamo chi può riceverli. Le restrizioni devono aver danneggiato le attività profondamente per accedere ai fondi e il 30% spetta alle ASD che che gestiscono l’attività natatoria.

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Per quanto riguarda la presentazione della domanda, tutto sarà specificato in un apposito decreto che sarà successivamente pubblicato. Si occupera di mettere tutto nero su bianco la parte della politica che si occupa di sport e chiarirà soprattutto spiegare le modalità e il tempi sulle procedure di controllo nei confronti di chi fa la domanda.

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