Bocciato il Green Pass dal Consiglio d’Europa. Ѐ stato giudicato uno strumento politico, senza fondamenta scientifiche e discriminatorio.
Arriva direttamente da Strasburgo, sede del Consiglio d’Europa, la dichiarazione di non approvazione al Green Pass. Considerato discriminatorio e che non segue un rigore scientifico il Consiglio d’Europa sta bocciando la continuazione delle misure legate al Green Pass.
Fondato il 5 maggio del 1949 il Consiglio d’Europa è un’organizzazione internazionale con lo scopo di promuovere e tutelare la democrazia e i diritti umani. Ad oggi sono 47 gli Stati membri che devono ascoltare le soluzioni e le idee che scaturiscono dal Consiglio.
Infatti anche se questo condivide gli stessi valori fondamentali della Comunità Europea non ha la stessa influenza politica. Ciò nonostante il suo parere va ascoltato e ha una certa influenza che le controparti di ogni Paese potrebbero usare per raggiungere i propri obiettivi.
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L’Europa punta ora a rimettere tutto in discussione. Da quando sono iniziate le vicende legate al Green Pass si sono verificati due schieramenti di coloro che lo riteneva necessario e coloro che non lo ritenevano una misura accettabile, tanto che andava a contrastare con i diritti fondamentali dell’uomo.
Queste considerazioni sembrano ora essere state prese in mano dal Consiglio d’Europa e rese ufficiali. Il Green Pass è considerato uno strumento esclusivamente politico che non ha alcun valore scientifico e che discrimina gli esseri umani.
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Tra le più ovvie troviamo la richiesta di informare i cittadini che non devono sottoporsi al vaccino se non vogliono e garantire che nessuno verrà discriminato in alcun modo se non è vaccinato. Richieste forti e motivate che però per certi versi arrivano un po’ in ritardo vista la grande campagna vaccinale che è stata fatta finora.
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In ogni caso non vi è alcun obbligo a rispettare tali condizioni del Consiglio. Ogni Paese segue una linea politica e il Consiglio d’Europa ricopre una funzione quasi esclusivamente formale. Ma va sottolineato che leggi che vengono predisposte per il futuro sono influenzate e condizionate dai verdetti scaturiti dal Consiglio. Pertanto le loro parole possono avere un forte valore se usate da chi ne ha il potere.