Attività chiuse per la pandemia, arrivano i soccorsi

Arrivano gli aiuti per quelle attività ancora chiuse fino all’11 febbraio. Contributi a fondo perduto e sospensione dei versamenti.

Aiuti per le attività chiuse
Locali chiusi per la pandemia (Foto da Getty Images)

Sono circa due anni, dall’inizio della pandemia, che molte attività, in particolar modo quelle nel settore della ristorazione e dello svago come le discoteche, hanno subito perdite sostanziali. Con le ultime limitazione alcune si sono trovate costrette a chiudere e con esse molti posti di lavoro sono saltati.

Arrivano ora con il nuovo decreto Sostegni ter contributi a fondo perduto e sospensioni di alcuni versamenti. Si tratta delle agevolazioni per quelle attività che hanno chiuso a causa della pandemia. Per accedere a questi nuovi sostentamenti si deve rientrare in alcuni requisiti e poter sfruttare così qualche aiuto finanziario.

A giorni ormai è prevista la riapertura di alcuni locali. Dall’11 febbraio discoteche, sale da ballo e altri locali di svago potranno riprendere la loro attività. Si riapre augurandosi che la pandemia e le relative restrizioni diano la possibilità ai clienti di tornare a frequentarle e ai dipendenti di riavere un posto di lavoro.

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Nuovi contributi per le attività chiuse a causa della pandemia

Aiuti per le attività chiuse
Locali chiusi fino a nuovo ordine (Foto da Getty Images)

I requisiti richiesti per accedere ai fondi perduti e alle agevolazioni fiscali riguardano la data di apertura della partita IVA e quella di chiusura dell’attività. Infatti questi aiuti sono destinati alle attività commerciali che alla data di emissione del decreto risultavano chiuse a causa della pandemia e delle prevenzioni adottate di conseguenza.

La partita IVA deve risultare aperta da prima del 26 maggio 2021. Inoltre l’attività prevalente a cui si riferisce risultante all’Anagrafe tributaria dalla stessa data deve essere individuata dai codici Ateco 2007 elencati nell’allegato 1 del decreto MiSE del 9 settembre.

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Questo per quanto riguarda la richiesta dei contributi a fondo perduto per i quali sono stati stanziati 20 mila euro. Per le agevolazioni a livello fiscale a queste imprese possono essere sospesi i versamenti delle ritenute alla fonte del mese di gennaio e dell’IVA sempre del mese di gennaio 2022.

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Si auspica una ripartenza che possa segnare un nuovo inizio e una ripresa per le attività, per gli italiani che ci lavorano e per tutti coloro che possono trarre beneficio da una Nazione sana sotto molti punti di vista.

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