Libero mercato e gestore energia elettrica e gas: cambiano le abitudini degli italiani

Il rapporto dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) mostra come sempre più famiglie e imprese italiane siano attente al libero mercato dell’energia

Contatore Luce
(cristianstorto – Adobe Stock)

L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha presentato il suo “Rapporto-monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas”. I dati che emergono sulle nuove abitudini degli italiani sono interessanti. Ci fanno capire ulteriormente come il capitalismo e l’economia del libero mercato hanno contribuito a creare il mondo in cui viviamo oggi.

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Inoltre, il rincaro sui costi delle bollette di luce e gas hanno fatto sì che ci sia più attenzione da parte della popolazione sulle proposte offerte dalle varie aziende fornitrici che si fanno concorrenza tra loro.

Arera: in aumento famiglie e imprese passano al mercato libero dell’energia

soldi
Energia / euro (Pixabay)

Il rapporto dell’Arera mette in luce quanto siano soprattutto i giovani a preferire il libero mercato per quanto riguarda il cambio di fornitura di luce elettrica e gas.

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Analizzando i dati, nel settore elettrico è servito il 59,7% delle famiglie (+2,4% in sei mesi) e il 70,4% delle imprese (+2,4%); nel settore gas il 62% dei clienti domestici (+1,8%) e il 71,3% dei condomini (+1,4%) uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc (standard metro cubo).

I meccanismi di libera concorrenza cercano di ridurre le difficoltà legate al cambio gestore di energia, in modo che l’utente abbia pieno diritto a una scelta consapevole e autonoma. Una volta individuata l’azienda con l’offerta luce e/o gas più adatta alle proprie esigenze non servirà altro che attivare una nuova fornitura con la compagnia energetica prescelta che si sostituirà in tutto e per tutto al vecchio fornitore.

Per effettuare il cambio basterà fornire i seguenti dati:

  • documento d’identità in corso di validità;
  • codice fiscale;
  • bolletta del precedente fornitore;
  • codice POD per la fornitura luce e codice PDR per quella gas;
  • codice IBAN, qualora volessi attivare la domiciliazione bancaria dei pagamenti.

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Generalmente gli unici costi da sostenere sono quelli del bollo per il nuovo contratto pari a 16 euro e il deposito cauzionale; quest’ultimo è da escludere in taluni casi qualora si scelga la domiciliazione bancaria o su carta di credito per il pagamento delle bollette oppure opzionale e variabile in base al contratto. I tempi previsti per il cambio di fornitore di energia solitamente sono pari a un mese.

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