La legge di bilancio 2022 ha modificato le norme che disciplinano il microcredito, apportando numerosi benefici per lavoratori autonomi, imprenditori e Srl
La legge di bilancio 2022 ha previsto delle sostanziali modifiche rispetto al passato per quanto riguarda la concessione del microcredito a favore di persone fisiche come lavoratori autonomi, ma anche imprenditori e Srl.
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Non si tratta di incentivi statali, bonus o detrazioni fiscali. Riguarda piuttosto la concessione di veri e propri prestiti riconosciuti da intermediari autorizzati (banche) che elargiscono finanziamenti.
Microcredito e Legge di Bilancio: cosa cambia rispetto al passato. Tutte le novità per i lavoratori
Le banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito potranno elargire prestiti a diverse categorie tra cui persone fisiche, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata e cooperative.
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In sostanza, il finanziamento spetta sia a lavoratori autonomi sia microimprenditori. Rispetto al passato essi potranno godere di numerosi benefici. Innanzitutto, il tetto massimo precedente consisteva in prestiti da 40 mila euro; adesso è stato innalzato alla cifra di 75 mila euro. Le Srl, invece, potranno godere di un finanziamento a respiro più ampio arrivando a un prestito che non può superare 100 mila euro.
Cambiano le regole anche per quanto riguarda i termini del finanziamento; si passa da una durata dei prestiti da 7 anni a 15 anni attuali.
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Per dare più agevolazioni ai lavoratori vessati dalla dura crisi economica dovuta al covid-19, la concessione del microcredito secondo la legge di bilancio 2022 sarà sottoposta a un ventaglio meno stringente di garanzie per monitorare il debito che si è appena contratto.
In conclusione, il Ministero dell’Economia non potrà prevedere alcun tipo di limitazione riguardante i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo patrimoniale dei soggetti interessati al finanziamento.