Espatriare dopo la pensione per potersi godere i propri risparmi: è davvero necessario? Il “paradiso” potrebbe essere dietro l’angolo

Molte persone in pensione optano per espatriare poiché le nuove entrate ridotte non gli consentirebbero di godere appieno del loro periodo di ritiro dal lavoro. É davvero questa l’unica alternativa?

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Pensionati (Pixabay)

Andare in pensione significa avere a fine mese un ridotto introito rispetto a quello che si percepiva nel periodo della passata esistenza lavorativa. Per questo motivo molti connazionali, giunti all’età del ritiro, accarezzano l’opzione di espatriare per poter godere appieno della nuova situazione economica in cui si ritrovano.

I paesi prescelti sono ovviamente luoghi in cui il costo della vita è inferiore se paragonato a quello italiano. Le mete preferite dai nostri pensionati sono il Portogallo, l’isola di Cipro, Malta, la Spagna e i paesi dell’Europa dell’Est come Romania, Bulgaria o Croazia. Tutti, più o meno, non troppo distanti dall’Italia e con abitudini e tradizioni non completamente dissimili dalle nostre. Certo, il fattore più triste è proprio quello di dover estirpare le proprie radici da casa e dover salutare affetti e amicizie strette.

I paradisi italiani da considerare durante l’età della pensione

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Pensionato (Pixabay)

Prendiamo per esempio il Portogallo, meta già citata tra le preferite per il trasferimento dei nostri pensionati. Il paese iberico ha un costo della vita del 26% inferiore a quello nostrano. Inoltre, durante i primi 10 anni i “residenti non abituali” non pagano nessuna imposta sul reddito.

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In Bulgaria, invece, il costo della vita arriva quasi a dimezzarsi e l’esenzione dalle imposte per i nuovi residenti pensionati è totale. A Cipro l’aliquota d’imposta è solo del 5%.

Come riuscire, dunque, a trattenere nel nostro paese le persone che si sono ritirate dal lavoro?

Esistono dei luoghi anche all’interno del nostro paese dove la pressione economica consente di poter godere dei propri risparmi e della pensione.

Le regioni del nord Italia sono le più costose in termini sia in termini di acquisto che di affitto. Tanto per fare un paragone nel 2021 il costo di una casa al metro quadro al nord era in media di 2.895 euro, mentre in Calabria solo 920 euro.

Secondo il Codacons,Milano è la città più costosa per quanto riguarda la spesa alimentare, Napoli la più economica, registrando addirittura il 47% in meno.

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Le spese mediche sono più economiche a Palermo e più in generale nelle regioni del sud Italia. Tuttavia, secondo l’Istat i prezzi al consumo sono aumentati del 4,5% nelle isole e del 4,01% al Sud.

Secondo l’Istituto nazionale di statistica le regioni più economiche in cui vivere sono Umbria, Calabria e Basilicata. A volte per godere della pensione basta spostarsi di qualche chilometro. Buon cibo, clima ottimo, mare vicino: chi l’ha detto che significhi “accontentarsi”?

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