Prete alle Poste senza Green Pass, un parroco si è rifiutato di mostrare il certificato per pagare le bollette: ora rischia una denuncia
Mattinana agitata a Bolano, in provincia di La Spezia. Tutto a causa di un Green Pass che non è stato mostrato da un parroco che doveva pagare alcune utenze. Come tiporta Today, erano circa le 10.00 di oggi, martedì 1 febbraio, quando Don Pietro Corsi è entrato nell’ufficio postale.
Alla richiesta di mostrare il certificato verde, il religioso si è opposto e si è rifiutato di far passare avanti nella fila le altre persone. Ha scatenato il panico e il caso è andato avanti per molto tempo; insomma, ha bloccato lo sportello e ora infatti rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Non c’è stato modo di far ragionare il Don e di farlo cambiare idea: per far tornare la calma è stato necessario l’intervento dei carabinieri.
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Non è la prima volta che il nome di Don Pietro Corsi finisce sul giornale per posizioni che hanno creato discussione. Era il 2012 quando all’ingresso della sua parrocchia di San Terenzo aveva lasciato un documento intitolato “Donne, provocate gli istinti e cercate guai“, dove puntava il dito contro le donne per i ripetuti casi cosiddetti di femminicidi, accusandole di avere delle responsabilità andando in giro con abiti succinti.
Da oggi è obbligatorio avere in Green Pass per accedere negli uffici postali. Dove c’è il gestore delle attese, l’apparecchio elettronico che smista gli utenti in diversi sportelli in base ai servizi richiesti, il codice va mostrata al gestore, dove non c’è spetta all’addetto verificare con lo scanner prima di procedere all’erogazione del servizio.
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Prossimamente, per chi prenota l’appuntamento alle poste con l’app, ci sarà l’aggiornamento attraverso il quale la verifica del Green pass avverà tramite l’app. Nelle scorse ore, intanto, anche le proteste dell’estrema destra con azioni clamorose.