L’Ue contro Whatsapp: la Commissione Europea chiede chiarimenti in merito ad alcune modifiche apportate lo scorso anno
Oggi sono miliardi di persone che ogni giorno usano Whatsapp (diventata indispensabile che per lavoro, soprattutto in era di pandemia e distanziamento sociale), l’app di messaggistica di Meta, l’azienda che controlla anche Facebook, Instagram e Messanger.
Un infinito universo di parole, conversazioni di file, utilissimo per tutti e soprattutto gratis. Proprio questa caratteristica ha sempre fatto pensare che il ‘pagamento’ avvenisse in qualche altro modo, magari cedendo un pezzo della nostra privacy.
A far temere di meno sono proprio le conversazioni in chat perché protetti da crittografia e salvati nei propri account utente Gmail e iCloud ma altri dettagli considerati basici come il numero di telefono, la foto di profilo o i numeri nei nostri amici inseriti nella rubrica. A rischio pare ci siano anche i indirizzi IP dai quali ci si collega.
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La Commissione Europea, infatti, ha fatto un richiamo e ha chiesto un chiarimento sui cambiamenti che nel corso del 2021 sono stati apportati. Ma delucidazioni sono state avanzate per in rispetto delle leggi sulla protezione dei dati dei consumatori.
Ogni qual volta cambiano le condizioni del servizio, la stragrande maggioranza degli utenti accetta senza leggere quali sono le novità- Dall’Unione Europea, attraverso il commissario alla Giustizia Didier Reynders si chiede maggiore chiarezza in modo che gli utenti capiscano bene cosa stanno accettando.
Ciò che si mette in dubbio è un tema dibattuto da molto tempo, ossia se Whatsapp fornisca informazioni sufficientemente chiare agli utenti quando cambiano le condizioni del servizio. Ora la palla passa all’app che ha tempo fino alla fine di febbraio per rispondere alle domande poste.
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Ogni anno Wuatsapp, visto il numero sempre più crescente di utenti accompagnati dalle nuove necessità, ha modificato tanto dal punto di vista della privacy. È possibile bloccare un utente, non mostrare le spute blu quando si legge un messaggio o ascolta un audio e non far visualizzare l’ultimo accesso.