Bonus 2022 imprese: le attività possono usufruire di alcuni aiuti. Vediamo cosa devono fare per poter ottenere dei vantaggi economici
Per l’anno corrente sono almeno tre i bonus previstI dalla legge da almeno 5mila euro. Strumenti importante e che possono dare una grande mano a tante attività che già prima della pandemia avevano sofferto la crisi, acutizzata con l’esplosione del Covid-19 nel 2020.
Si possono concretizzare anche in vantaggi per alcuni lavoratori perché sono previsti sgravi per le assunsioni. Andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta.
Il primo bonus fiscale riguarda le anziendE che producono plastica usa e getta. Per l’adeguamento degli impianti la norma europea single plastic use mette a disposizione degli aiuti, in base ad alcuni dettagli. È un bonus che si ottiene senza Isee ma tra le condizione c’è il limite di spesa da non superare.
Nello specifico, la normativa che punta alla riduzione della fabbricazione e dell’uso della plastica per fronteggiare l’emergenza ambientale e climatica, è la n. 196 del 2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 30 novembre 2021; in Italia è entrata in vigore il 14 gennaio 2022.
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Com’è ormai noto da quel giorno la produzione in Italia della plastica monouso è proibita ma è consentita lo smercio delle scorte. Le aziende impegnate finora in questa attività, devono convertire la produzione in materiale simile alla plastica, il oxo-degradabilem, quindi compostabile. Per queste aziende lo Stato mette a disposizione il bonus 2022 del valore di 5 mila euro all’anno per il biennio 2023-2024.
Bonus 2022 anti-plastica da 5 mila euro per i rivenditori
Il secondo bonus riguarda i rivenditori al dettaglio per incentivare la vendita al consumo di prodotti sfusi così da ridurre l’imballaggio monouso. Per poter mettere nelle condizioni il cliente di comprare solo la quantità del materiale che necessita, anche in questo caso bisogna ristrutturare i punti vendita e lo Stato garantisce un aiuto alle modifiche a tal fine.
Infine, un altro bonus previsto per le imprese è quello punta a favorire l’occupazione. La Legge di Bilancio 2022 prevede esoneri contributivi per facilitare l’assunzione di cittadini che hanno meno di 36 anni e donne al Sud.
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Previsto anche un esonero contributivo del 100% anche per il datore di lavoro che assume donne disoccupate da sei mesi ma senza alcuni limite d’età minima. In questo caso l’assunta non deve neanche essere residente necessariamente in una regione del Sud Italia se vuole contrattualizzare una donna che non lavora da 24 mesi.
