Reddito di Emergenza, nessun rifinanziamento: il motivo e cosa succederà adesso

Il Reddito di Emergenza non sarà rinnovato: il Governo non avrebbe rifinanziato la misura. Cosa accadrà adesso a chi lo percepiva e a chi ne avrebbe avuto diritto?

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Inps (Adobe Stock)

Il Reddito di Emergenza è giunto al capolinea. La misura che in questi mesi è stata erogata ad una determinata categoria di soggetti, non ha ottenuto il rifinanziamento da parte del Governo. A spiegare le ragioni il Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, il quale ha specificato che la fase emergenziale sarebbe sul finire e che pertanto la misura non avrebbe più alcun senso.

Reddito di Emergenza, la misura non sarà rifinanziata: perché e cosa accadrà ora?

Mario Draghi
Il premier Mario Draghi (Getty Images)

In molti attendevano una proroga del Reddito di Emergenza, soprattutto in virtù della nuova impennata di contagi registratasi a ridosso delle festività natalizie. Invece, il Governo avrebbe deciso – riporta Trendonline– di non prorogare la misura. Ma cosa accadrà adesso?

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Partiamo con il dire che il ReM rispetto al Reddito di Cittadinanza aveva una possibilità di fruizione maggiore e che ha concesso a numerose famiglie di poter respirare in un momento dove l’emergenza sanitaria ha pregiudicato diversi settori del comparto lavoro. Tuttavia, al centro dell’impegno politico sarebbero state individuate delle maggiori priorità che hanno richiesto una destinazione di fondi elevata. Lo si evince dal testo del Decreto Sostegni Ter, a mezzo del quale sono stati previsti diversi aiuti sia per Imprese che per le Famiglie, in particolare agendo sull’aumento delle bollette.

Il ReM, quindi, nato per far fronte al periodo emergenziale – essendo quest’ultimo secondo le proiezioni in scadenza- non avrebbe più alcun senso di esistere. Il Paese sarebbe a lavoro per un ritorno alla normalità. Per tale ragione l’Esecutivo starebbe puntando a misure che consentano di lasciarsi alle spalle la pandemia e aiutare le famiglie italiane a rimettersi in carreggiata con interventi risolutivi.

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Il ReM, lo ricordiamo era rivolto ai nuclei familiari proprio come per il Reddito di Cittadinanza e non al singolo richiedente. Per potervi accedere era necessario presentare l’Isee in uno allo stato di famiglia. Per presentare domanda bisognava essere residenti in Italia e non possedere un reddito superiore alla soglia pari al beneficio. Il patrimonio mobiliare del nucleo doveva essere inferiore ai 10mila euro, con ulteriori aumenti in caso di presenza di uno o più figli. La domanda poteva essere inoltrata o dal diretto interessato oppure da un suo delegato, ossia un Caaf o un patronato.

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