Le cifre e quanto si guadagna al Parlamento Europeo: Roberta Metsola presidente più giovane dopo la morte di David Sassoli.
La morte di David Sassoli ha sconvolto il mondo della politica non solo nazionale, ma anche a livello europeo: tutti ne hanno sottolineato le capacità e la bontà di spirito. Anche per questo, la commozione nell’opinione pubblica è stata molto alta. A sostituirlo, è stata eletta la maltese Roberta Metsola. Questa sarà oggi 30 gennaio ospite della trasmissione ‘Che tempo che fa’, in onda su Raitre e condotta da Fabio Fazio. Ma cosa sappiamo davvero di lei e cosa sappiamo del funzionamento del Parlamento Europeo?
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Scopriamo chi è Roberta Metsola e quanto guadagna un parlamentare europeo
Membro del Partito Popolare Europeo, la maltese Roberta Metsola è diventata la più giovane presidente in assoluto del Parlamento europeo. Dopo le elezioni del 18 gennaio, ha sottolineato la necessità di rafforzare il progetto europeo. “Voglio che le persone riconquistino un senso di fiducia e di entusiasmo per il nostro progetto”, sono state le sue parole, che hanno evidenziato la forza e la determinazione per portare avanti il proprio europeismo.
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Nata Roberta Tedesco Triccas nel 1979, la presidente del Parlamento Europeo è stata eletta con 458 voti a favori sui 690 totali e in precedenza è stata per due anni vicepresidente vicario della stessa Assemblea, che era appunto guidata da David Sassoli. Sposata con il politico finlandese Ukko Metsola, la coppia si è conosciuta a fine anni Novanta, quando erano entrambi molto giovani. Si sono poi sposati nel 2005 e hanno quattro figli. Al contrario di Sassoli, notoriamente socialdemocratico, la Metsola è di area di centrodestra.
Ma quanto guadagna un europarlamentare? Innanzitutto spieghiamo che la presidente del Parlamento Europeo guadagna, in base allo statuto unico, esattamente quanto qualsiasi europarlamentare. Parliamo di quasi 9mila euro lordi al mese, che al netto delle trattenute diventano poco più di 7mila euro. Ovviamente, a questa cifra bisogna aggiungere rimborsi di ogni risma, assegni anche per i collaboratori, una “buona uscita” di oltre 17mila euro al termine del mandato e infine la pensione, che però non è “ricchissima”.
